sabato 21 ottobre 2017

Segnalazione - UN CARLINO, TRE UOMINI E INFINITI DISASTRI DI Tina Vob

Oggi, torna a trovarmi la traduttrice Jessica Ravera, in occasione dell'uscita del romanzo "Un carlino, tre umini e infiniti disastri" di Tina VoB.
Andiamo a conoscerlo nel dettaglio!






SINOSSI: Kay, giovane impiegata, ingenua e pasticciona, trascorre la vita insieme al suo compagno Johannes, ragazzo super inquadrato, fanatico maratoneta e vegano estremo. La sua amica Klara deve trascorrere un anno all’estero per lavoro ed è alla ricerca di una persona fidata che si occupi della sua magnifica casa, ma soprattutto del suo tanto amato, quanto capriccioso, carlino Bernd. Kay, non più felice della sua vita e tantomeno del suo soffocante e noioso rapporto, decide di piantare tutto e tutti per andare a vivere da Klara e occuparsi di Bernd. All’inizio tutto sembra andare splendidamente: può lavorare da casa a un nuovo progetto e il carlino si dimostra affettuoso e simpatico. Ma poi ogni cosa va a rotoli, soprattutto l’educazione e la gestione di Bernd. Ci penserà Ludger, un focoso e colto veterinario, a ridare il sorriso a Kay, peccato che il carlino non lo possa nemmeno vedere…
Un romanzo divertente, pieno di situazioni vivaci ed esilaranti (per noi) e disastrose e imbarazzanti (per la povera Kay!) ma che racconta anche una bella storia d’amore e di riscatto.
Se amate gli animali e le commedie “disastroamorose” in stile Bridget Jones non potete perdervi questo libro!

DOVE TROVARLO: AMAZON, KOBO






Eccovene un assaggio!



[...] A un certo punto spuntò fuori da una porta di servizio un’assistente bellissima dalla pelle scura e stretta in un camice azzurro. Mi consegnò un modulo di registrazione. Era talmente bella e perfetta, anche nei modi, che sembrava interpretare l’assistente del veterinario in una serie televisiva sui veterinari! O forse erano davvero tutte così? Non ne avevo idea, dato che era la prima visita veterinaria della mia vita!
Alla voce motivo della visita scrissi: il carlino squittisce dall’interno.
La porta si aprì e la copia di Beyoncé accompagnò fuori una signora anziana con un pappagallo grigio nella borsa. “Berlino! Andremo a Berlino! Olè olè olèèè…“ gracchiò l’animale. Bernd piegò la testa da un lato e si mise a fissare quella cosa svolazzante. Io feci lo stesso.
“Netzer stai zitto una buona volta!“ sibilò la donna visibilmente infastidita al pappagallo.
(Netzer è un ex calciatore, dirigente sportivo e commentatore televisivo tedesco)
L’uccello non le prestò la minima attenzione e si mise a fissarci.
“Mio figlio è fanatico del calcio e gli insegna solo stupidaggini” ci spiegò la signora alzando le spalle.
“Ehi, arbitro cornuto, sappiamo dov’è la tua auto!” gracchiò il pappagallo.
“Prego, volete entrare” ci disse l’assistente tenendoci aperta la porta con sopra scritto Ambulatorio.
“Coppaaaaaaeuropaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!”
Questo fu troppo anche per Bernd. Si mise ad abbaiare furiosamente all’uccello. La donna si affrettò a uscire. Il carlino voleva correre dietro al pappagallo invasato e si mise a tirare al guinzaglio.
Beyoncé mi sorrise. “Vede, il pappagallo sta di nuovo bene. Anche lui aveva inghiottito qualcosa.”
“Un pallone da calcio?” mi scappò.
“Ah. Come fa a saperlo? Non proprio, piuttosto un pezzo di pallone.”
Be’, era ovvio. Annuii con scioltezza. “Bernd! Vieni! Che qui si fa lunga.” Lo presi in braccio. Squittì.
Beyoncé alzò un sopracciglio e mi fissò. Io portai il carlino riluttante nell’ambulatorio e lo appoggiai sopra a una specie di tavolo operatorio. Bernd si guardò intorno, emise un verso soffocato e subito fece per saltare giù dal tavolo.
“Meglio che lo lasci giù” disse una tranquilla voce profonda, il cui proprietario si stava lavando le mani in un lavandino.
Mi cadde la mandibola!
Un bel biondo abbronzato, con la barbetta, dalle spalle large, mi stava sorridendo.
Che tipo selvaggio e meraviglioso!
Era uno di quelli che avrebbe potuto accendere un fuoco con due pietre, che amava dormire all’addiaccio e che sarebbe stato in grado di schiacciare un patata con un pugno. E intendevo una patata cruda.
Qualcuno mi ricordi perché non ero mai stata da un veterinario prima d’ora!? [...]




L'AUTRICE: Tina VoB nasce nel 1969 a Seesen/Harz nella Bassa Sassonia, in Germania. 
Dopo aver vissuto per un po’ a Berlino e un po’ a Goslar, negli anni ’90 si traferisce definitivamente ad Hannover dove vive tuttora. Con alle spalle una formazione in economia aziendale e molta esperienza nel campo, oggi gestisce con passione e successo una propria agenzia per la mediazione lavorativa. 



LE TRADUTTRICI:



 

Jessica Ravera è nata fra le montagne innevate dell’Alto Adige, si è laureata in Filologia Germanica e ora la sua vita si divide tra Bolzano e Milano, dove lavora come docente di Lingua e Letteratura Inglese e Tedesca.
Scrive romanzi per adulti e per bambini e ha tradotto libri per Rizzoli, DeAgostini e Armenia.
Adora passeggiare con il suo cane e i temporali, ma possibilmente non insieme.
Racconta e si racconta nel suo blog: http://ipapavericresconoanchesullasfalto.blogspot.it/






Roberta Giampetruzzi vive a Bari, sospesa tra il mare e la gente. Bambina cresciuta a pane e swahili (la madre ha trascorso l’infanzia in Africa) col tempo non poteva che appassionarsi allo studio delle lingue straniere (moderne, antiche, artificiali) fino a diventare traduttrice ed insegnante per lavoro e per passione. Amante della precisione, ma anche della bellezza eco sostenibile, gestisce vari gruppi su Facebook sull’argomento e scrive (in due lingue!) sul suo seguitissimo blog: http://beautyroconsigli.blogspot.it/


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