sabato 1 luglio 2017

Quel Libro Nel Cassetto - PER FAVORE, MORDIMI SUL COLLO! di Paola Gianinetto

Oggi per l'appuntamento mensile con #QuelLibroNelCassetto, ospito un'Autrice Talentuosa e particolarmente gradita. Oggi è qui con me PAOLA GIANINETTO.



Paola esordisce nel 2012 con Kyler, autrice di diversi romanzi per Emma Books, socia ordinaria di EWWA, è laureata in Lettere e lavora da anni come adattatrice di dialoghi per la TV.
Con la nostra ospite parleremo del Genere PARANORMAL ROMANCE
Come coniugare passione e paranormale? Quali linee guida seguire? Come creare il connubio perfetto? Vampiri e fantasmi, caratteristici delle leggende popolari e del folclore, possono tingere le pagine di un romance? L'importante è sapere come fare per non sfociare in un dark o in un horror.
Ce lo spiega Paola Gianinetto in questo interessantissimo articolo.



PER FAVORE, MORDIMI SUL COLLO!




Il paranormal romance è un genere narrativo nato in tempi molto recenti, considerato alla quasi unanimità un sottogenere del fantasy. Va detto però che molti critici, perlopiù amanti del fantasy “puro”, si scagliano contro questa classificazione dal momento che considerano le storie etichettate come paranormal romance “nulla più” che dei romanzi rosa. Ora, nonostante evidentemente io non condivida l’accezione negativa di questi giudizi (o farei meglio a dire pregiudizi) sono d’accordo sul fatto che tra i due generi esistano delle fondamentali differenze. Se si sorvola, infatti, sul piccolo particolare che in entrambi i casi abbiamo a che fare con creature tratte dal mondo della fantasia, per il resto hanno in comune tanti elementi quanti potrebbero averne un libro d’avventura e un romance: tanti, pochi o nessuno, a seconda delle intenzioni dell’autore nel raccontare la storia.
Quello che è certo è che in un romanzo paranormal romance la storia d’amore ha, e deve avere, centralità assoluta. D’altronde, si chiama “romance” mica per niente. Che i protagonisti siano vampiri, angeli, demoni, licantropi, mutanti, stregoni, fantasmi o, recente new entry, addirittura degli zombie, il loro obiettivo è far palpitare i cuori delle protagoniste e i nostri, farci emozionare, commuovere, eccitare e alla fine innamorare perdutamente.
Come? Direte voi. Le regole sono in gran parte le stesse del romance, per le quali rimando ai preziosi articoli delle mie colleghe in questa stessa rubrica. Ma ci sono alcune varianti che costituiscono strumenti utilissimi per chi si cimenta nel genere, a patto di saperle gestire e impedire loro di diventare delle armi a doppio taglio. Per spiegarvi cosa intendo dire userò il vampiro come protagonista, ma il discorso è molto simile se i vostri libri raccontano di una delle altre creature del molteplice universo paranormale.
I vampiri sono esseri potentissimi e l’irresistibile fascino oscuro che ha conquistato e conquista milioni di lettrici deriva dalla loro naturale condizione di predatori e dal pericolo che incarnano per noi esseri umani. A conti fatti, nulla di così diverso dalle caratteristiche dei cosiddetti maschi alfa protagonisti del romance classico che qui, però, sono elevate all’ennesima potenza. Il vampiro è più bello, più forte, più potente, più pericoloso e più affascinante di qualunque maschio umano. Ha a disposizione un’infinità di trucchi e magie per soggiogare la preda, per incantarla e sottometterla alla sua volontà: il sottile gioco del pericolo che si trasforma in attrazione, alla base di molti romance sia storici sia contemporanei, è insito nel paranormal per la natura stessa dei suoi protagonisti. Più complicato, invece, è gestire la trasformazione da leggenda dell’orrore a principe azzurro ed è qui, a mio parere, che alcuni romanzi del genere peccano di superficialità.

Un vampiro, un licantropo o un demone sanguinario e spietato che nel giro di qualche capitolo pende dalle labbra dell’amata e le offre il suo cuore su un piatto d’argento non è credibile e, diciamocelo, fa anche un po’ ridere. D’altro canto, insistere troppo sulla natura disumana e sulla crudeltà del protagonista rischia di snaturare il concetto stesso di romance. A meno che non vogliate scrivere un dark romance: in quel caso con i vampiri ci andate a nozze, non hanno nemmeno bisogno di fruste e ammennicoli vari.
Restando comunque nell’ambito del romance inteso in senso classico (nonostante canini appuntiti & affini) il segreto è saper dosare cattiveria e tenerezza, brutalità e dolcezza. Ricordatevi sempre che i vostri protagonisti non sono umani, anche se a un certo punto, scrivendo, a voi per primi sembrerà che lo siano. So che quello che sto per dire potrebbe suonare folle, ma dovete sforzarvi di mettervi dal loro punto di vista: quello di una creatura dannata. Nel caso del vampiro, costretta a trascorrere l’eternità a tentare di riprendersi quello che le è stato tolto, l’umanità, appropriandosi del sangue e a volte della vita delle sue vittime. Più riuscirete a rendere convincente il vostro personaggio, più farete sentire al lettore quello che pensa, vive e sente, e più l’effetto sarà esplosivo quando si compirà il miracolo. Quando, cioè, la creatura dannata lotterà contro la sua stessa natura per evitare di fare del male a quella che in teoria dovrebbe essere la sua vittima predestinata e che invece gli permetterà di tornare a vivere, restituendogli l’anima che credeva persa per sempre.

E poi c’è la questione dell’immortalità, in quanto la maggior parte delle creature dell’universo paranormal vivono per sempre, o almeno molto più a lungo degli esseri umani. Quello dell’immortalità è un concetto centrale e non va mai affrontato con superficialità: per quanto possibile, dovete sentirlo, chiedervi quali potrebbero essere le ripercussioni emotive e morali sulla psicologia del personaggio. La prospettiva cambia, così come cambiano i valori e il senso del tempo e solo se voi per primi riuscirete a fare vostra una simile enormità potrete fare in modo che anche i lettori la sentano.
A questo punto, vi si apriranno tutta una serie di possibilità narrative, legate al passato come al futuro. I vostri protagonisti avranno attraversato varie epoche e il romanzo potrà essere arricchito dalle loro esperienze. Per esempio, potrete accennare a incontri con passati personaggi famosi realmente esistiti, ma mi raccomando, non esagerate: rimanete concentrati sulla storia, senza lasciarvi tentare da eccessive divagazioni che distoglierebbero il lettore dalla trama principale.
In una prospettiva futura, invece, l’immortalità pone uno dei più grandi problemi narrativi legati al genere: come riuscire a fare in modo che le partner umane, alla fine, condividano l’eternità del protagonista. A meno che non vogliate scrivere un romanzo altamente drammatico, è necessario che anche loro diventino immortali, altrimenti verrebbe a cadere il presupposto fondamentale del romance: il “vissero per sempre felici e contenti” che, in questo caso, è davvero per sempre.
Gli escamotage a cui gli autori ricorrono per raggiungere l’obiettivo sono tanti, alcuni semplici e altri molto fantasiosi, e il problema si presenta soprattutto nel caso delle serie, quando chi scrive è costretto a spremersi le meningi per fare in modo che i romanzi non abbiano tutti lo stesso finale. Anche in questo caso, però, il mio consiglio è di non esagerare con i voli pindarici per ricercare l’originalità a tutti i costi. Sempre per rimanere nell’esempio dei vampiri, si possono variare le modalità con le quali la protagonista viene trasformata (dal suo amato, per necessità o per amore, oppure da qualcun altro, magari dal cattivo della storia) ma eviterei di ricorrere a espedienti che risulterebbero stonati e poco credibili. Ogni scelta va giustificata e deve avere una base solida nella narrazione.


E qui mi ricollego a quella che, a mio giudizio, è la regola più importante: la verosimiglianza. Il fatto che il vostro romanzo tratti argomenti legati alla fantasia e che i vostri protagonisti non esistano nella realtà (ma sarà poi vero?) non significa che possiate permettervi di scrivere tutto quello che volete. Il paranormal, rispetto ad altri sottogeneri del romance, offre molte più opportunità di inventiva e non richiede il rispetto di norme ferree legate al mondo reale: siete voi a creare il vostro universo narrativo e in questo avete piena libertà. Ma una volta fissate le regole, dovete essere voi i primi a rispettarle. Per intenderci, se il vostro personaggio è un vampiro classico che non può esporsi alla luce del sole potete, se volete, ricorrere a espedienti che vi permettano di far vivere la storia anche di giorno: potreste decidere, per esempio, che lo può fare grazie all’ausilio di un oggetto magico, oppure stabilire che la maledizione si interrompe, per esempio, nei giorni delle notti di luna piena. Dopodiché, è fondamentale attenersi scrupolosamente alla regola che voi stessi avete posto, anche se magari ai fini della narrazione vi sarebbe utile cambiarla. Non fatelo, a meno di non giustificare la cosa in modo del tutto credibile, altrimenti vi garantisco che i lettori se ne accorgeranno.
Per quanto riguarda luoghi e periodi storici nei quali ambientare la vostra storia, anche qui la libertà è assoluta. Potete optare per un luogo reale, inventarne uno fantastico o scegliere una via di mezzo tra i due, per esempio uno stato realmente esistente e una città o un paese immaginario. Per i tempi vale lo stesso discorso: passato, presente, futuro o un tempo fuori dal tempo.
Se decidete per il mondo reale le regole sono le stesse di qualunque altro genere: potete prediligere un luogo che conoscete bene, ma non è sbagliato a priori ambientare il romanzo in un posto in cui non siete mai stati, se ritenete che serva ai vostri scopi narrativi. In questo caso, però, preparatevi a lunghe ricerche per evitare anche il minimo errore. E basatevi comunque sulle vostre dirette esperienze per rendere l’atmosfera particolare di un luogo: una foresta, il mare, una grande città. Non è il caso di dilungarsi troppo nelle descrizioni, è sufficiente che le pennellate che usate per descriverlo vadano a segno, tocchino la mente e il cuore dei lettori, li facciano sentire come se fossero davvero lì, a vivere la storia insieme ai vostri personaggi.
Se invece optate per un mondo immaginario, createlo nei minimi particolari, visualizzatelo, studiatevi ogni dettaglio del territorio così come le abitudini, gli usi e costumi delle persone che lo abitano: per convincere il lettore che il vostro mondo esiste, dovete conoscerlo come se fosse casa vostra.


Infine, apro una breve parentesi sull’erotismo. In generale, al paranormal romance è comunemente concesso di andare oltre, di spingersi un po’ più in là nella descrizione delle scene di sesso. Quando si ha a che fare con un essere sovrannaturale che fa paura per definizione, qualche brivido è non solo accettato, ma atteso e necessario. Il concetto di maschio alfa, come dicevo, qui raggiunge il massimo livello e questo vi permetterà di giocare all’eterno gioco del dominio e della sottomissione – insito in qualche modo in ogni rapporto maschio/femmina – nonostante le vostre eroine siano tutt’altro che tremanti verginelle.
I vostri protagonisti, inoltre, vi offriranno spettacoli pirotecnici che gli umani possono soltanto sognare: nessuno avrà qualcosa da obiettare se, tanto per dire, la fanciulla in questione avrà una serie inenarrabile di orgasmi, se lui la porterà oltre il limite soltanto guardandola o se si esibirà nelle sue sovrumane prodezze sessuali per tutta la notte senza esserne neppure vagamente provato. Vi confesso che, dal punto di vista di chi scrive, tutto ciò è molto “comodo” e anche estremamente divertente. Usate questa grande possibilità a vostra disposizione, ma non lasciatevi prendere troppo la mano: c’è un limite oltre il quale lo spettacolare diventa ridicolo, state attenti a non superarlo.
E non dimenticate mai che, a dispetto di tutto, alla fine è sempre lei quella che conduce il gioco. Potere dell’amore.
Ultima cosa: leggete tantissimo. So che può sembrare superfluo dirlo, ma è fondamentale. Se scrivete di vampiri, per rimanere in tema, leggete i romanzi di altri autori e autrici paranormal, ma anche i classici, a partire da Stoker in poi e anche prima: i miti, le leggende, tutto quello che ha a che fare con i vostri personaggi. Dovete conoscerli prima di farli conoscere, e amarli profondamente perché anche chi vi legge li ami.








1. RENDI REALE L'IRREALE: Stabilisci le regole e seguile alla lettera. Il lettore deve percepire il mondo irreale dei tuoi romanzi come più reale di quello reale;

2. IMMEDESIMATI NEI TUOI PERSONAGGI: Conoscili intimamente, pensa come pensano loro, vivi quello che vivono loro. Immagina la sete di sangue, l’influsso della luna, la dannazione eterna, il fardello dell’immortalità;

3. SII FEDELE ALLA STORIA: Puoi anche avere dieci storie che si intersecano, ma rimani concentrato su quella principale, non lasciarti tentare da troppe divagazioni;

4. USA LA SEMPLICITÀ: Non rincorrere l’originalità a tutti i costi, meglio semplice e sentito che complicato e confusionario;

5. EQUILIBRIO TRA UMANO E DISUMANO: Trova il giusto mezzo, non trascurare la natura del tuo protagonista, ma lascia aperta la strada per il ritorno all’umanità;

6. RICORDATI CHE STAI SCRIVENDO UN ROMANCE: Non stai scrivendo un romanzo dell’orrore, il posto d’onore spetta alla storia d’amore;

7. LA DONNA VINCE SEMPRE: Le tue eroine magari tremeranno, ma devono essere forti e determinate. Per quanto lui sia potente, spaventoso e crudele, è sempre lei a impugnare il coltello dalla parte del manico;

8. CURA L’AMBIENTAZIONE: Poche, sapienti pennellate trascinano il lettore nella storia molto più di lunghe e noiose descrizioni;

9. DOCUMENTATI: Sui tuoi personaggi, su quello che è stato scritto su di loro, sui luoghi, sulle epoche, su tutto quello che riguarda il tuo romanzo;

10. DIVERTITI: Questo vale per qualunque genere narrativo, ma forse per il romance ancora di più. Se non provi piacere nello scrivere, neanche gli altri ne proveranno nel leggervi.

2 commenti:

  1. Grazie Linda e i miei più sinceri complimenti per questa iniziativa: credo che #QuelLibroNelCassetto sia una rubrica utilissima per gli autori esordienti e non solo. Io stessa ho letto con grande interesse gli articoli delle mie colleghe e ho fatto tesoro dei loro preziosi suggerimenti. Per me è stato un piacere e un onore poter contribuire con la mia esperienza, spero possa essere utile a qualcuno:) Un abbraccio a tutti!

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    1. Grazie infinite a te che sei una grande professionista <3

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