venerdì 18 maggio 2018

Recensione - IL TESORO DENTRO di Elena Genero Santoro

Oggi, torna a trovarmi una carissima Autrice dal talento innato.
Oggi, recensisco il romanzo di Elena Genero Santoro, dal titolo "Il tesoro dentro".
Andiamo subito a scoprirlo nel dettaglio!






SINOSSI: Anna è una bella donna che ha perso il marito da due anni ed è ancora depressa. Ha ereditato una libreria antiquaria sull'orlo del fallimento e mal sopporta il caratteraccio di Amanda, la sua contabile. Due uomini la corteggiano da qualche tempo: Emil, uno scrittore danese che fugge da se stesso, e Alberto, un entusiasta imprenditore che si offre di aiutarla con la sua libreria in crisi. Inizialmente Anna pare destinata a destreggiarsi tra entrambi gli uomini, in attesa di capire di chi innamorarsi e di tornare alla vita. In realtà per uno dei due il cuore di Anna non è il vero obiettivo. Ci sono ben altri interessi in gioco. Così, mentre il passato bussa alla porta di Emil, due persone si faranno davvero male. Ma chissà che nei vaneggiamenti della stramba Amanda non si nasconda qualche indizio e la chiave per arrivare alla fine di una singolare caccia al tesoro. Un romanzo a tinte gialle e rosa, che affronta anche il tema della malattia mentale.









TORINO - Anna è la giovane proprietaria di una libreria sull'orlo del fallimento. Orfana e vedova, si trascina durante le sue giornate, preda di un grande vuoto interiore.
Un giorno, un nuovo cliente si presenta nel locale, il suo nome è Emil, e i due fanno amicizia. Il giovane, però, non è il solo a incrociare il cammino di Anna; la donna farà anche la conoscenza di Alberto, un uomo d'affari che sembra interessato a risollevare le sorti della libreria.
Non è facile per lei gestire i sentimenti che si affacceranno nel suo cuore, contrapposti a un fantasma del passato che non vuole lasciare andare.
Tra palpiti del cuore e segreti inconfessati, una storia in cui i nemici gravitano nell'ombra, e niente è come sembra. Cosa riserverà il futuro di Anna? Le persone che la attorniano sono sincere e realmente disinteressate, o hanno in serbo strani disegni che potrebbero includere la fallimentare libreria?

Partiamo dall'ambientazione nella bella Torino. Questa è una città che l'autrice conosce bene e lo si percepisce da ogni sua sillaba. I luoghi sono reali, sembra di toccarli e di odorare il profumo delle strade. Si arriva ad amare la libreria di Anna, ad aver voglia di entrarci e perdersi tra i libri, per non parlare dell'occulto che ammanta i sotterranei della città.





'Sei la prima persona che, da due anni a questa parte, mi ha ricordato che c'è un mondo fuori dal perimetro dei miei pensieri tristi. Non mi era mai capitato, dopo la morte di Francesco. Ero chiusa a riccio, arroccata nella mia torre, prima che arrivassi tu. Avevo smesso di fare tutto ciò che mi piaceva, persino praticare sport. Tu sei il primo di cui io mi sia accorta, dopo.'






La caratterizzazione dei personaggi è eccellente.
Anna è la protagonista femminile. Orfana dei genitori e vedova del marito, convive con un grande dolore. Un personaggio, questo, molto reale, comune, ci si identifica facilmente in lei, condividendone le giornate e il vuoto lasciato dal vero amore. La donna nasconde, però, una grande forza interiore; dotata di un'innata sensualità, tornerà a poco a poco alla vita, grazie a Emil e Alberto che le sconvolgeranno il presente. Nel suo passato vi sono segreti insospettati, e si ritroverà a fare i conti con una verità inattesa.
Emil è originario della Danimarca, uno straniero finito in Italia per dimenticare e, forse, superare la perdita dei genitori. Blogger conosciuto nel suo Paese, ha alle spalle una storia interrotta con Sylvia; molto attratto da Anna, è un ragazzo timido che soffrirà la "presenza" del defunto marito. Grazie a lui, la donna riuscirà ad aprire gli occhi e a "salvarsi"; lo vedo quasi come una sorta di angelo buono.
Alberto è l'antagonista; uomo d'affari senza scrupoli, accecato dai propri obiettivi. Benestante e apparentemente comprensivo, alterna la gentilezza a schizzi di rabbia e insoddisfazione. Intende aiutare Anna a risollevare le sorti del locale, ma non tutto è come sembra.
Sylvia è l'ex ragazza di Emil; personaggio-chiave del libro, anche se apparentemente di contorno. Abbiamo di fronte la classica ragazza malata di social e popolarità, tutta apparenza e poca sostanza, ma è da scoprire.
Amanda è una figura controversa che compare e scompare. Soffre di schizofrenia e nasconde molto in lei. Sembra passare quasi inosservata, ma si rivelerà fondamentale ai fini della trama.
Una menzione va anche a Francesco, marito defunto di Anna. Presente in ogni pagina, eterno compagno della donna, ne condiziona ogni azione, come un fantasma silenzioso di cui lei non riesce a fare a meno.Grazie ai flashback, scopriamo il loro grande amore, la potenza di un sentimento più forte della morte, la tragedia della leucemia che lo ha strappato alla vita, ma anche il realismo di cui è condito questo rapporto con sbagli e pentimenti.





'I matti diventano perfetti capri espiatori dei "sani" che li osservano a distanza e si possono accanire vigliaccamente su di loro, sicuri che nessuno verrà mai a protestare.
I matti diventano "mostri" agli occhi dei "sani" quando si fanno sovrastare dai mostri che hanno in testa e perdono completamente il controllo. E anche i "sani", a quel punto, perdono il controllo, cercano di difendersi. A volte ci riescono, loro. I matti, invece, non riescono. Non sono in grado di erigere le giuste barriere. Non riescono a proteggersi dagli altri e da se stessi.'




La scrittura di Elena è sempre un piacere per occhi e mente: capitoli brevi e frequenti cambi di scenario, una girandola di personaggi che intriga, e trame e sottotrame che si intersecano. L'epilogo ci catapulta subito nella storia, presentando due uccisioni, almeno in apparenza.
Il "tesoro" è uno dei protagonisti del romanzo, nasconde molti significati: Anna rappresenta un tesoro per Francesco, ma anche la libreria ne nasconde uno; un tesoro prezioso è anche l'amore che porta dentro Anna, benché non mareriale. L'autrice ci ricorda che il tesoro più importante lo conserviamo dalla nascita ed è la nostra anima.
L'eros è presente ma molto soft, eppure arriva tutto al lettore. Ciò che mi colpisce della scrittura di Elena sono i temi mai banali e il lungo lavoro di ricerca intelligente e accurato.
In questo romanzo la suspense è l'elemento principale; ognuno è sospettato, temevo tutti, persino Anna, e la componente psicotica invoglia a carpire il colpevole.

Le tematiche trattate sono: i segreti e il mistero; la paura di amare; il dolore della perdita; i legami famigliari; l'ambizione; l'onestà; la voglia di ricominciare; la schizofrenia; la dipendenza dai social; l'amore come le due facce di una stessa medaglia, ora falso, ora salvatore.
Il messaggio tra le righe è relativo al coraggio di seguire le proprie sensazioni e alla tenacia di rinascere, ma soprattutto quello inerente alla pazzia che nasconde sempre un fondo di verità. Dovremmo osservarci quando ci relazioniamo con i cosidetti "matti" e noi, i "sani", farci un bell'esame di coscienza prima di additarli; spesso l'ignoranza regna sovrana, e la facilità di accusare e denigrare sfiora la perfidia.






'Loro sono là fuori e attendono me. Adesso io sono sotto le coperte, attendo che torni il giorno e ho paura. Dovrei farmi almeno un'amica. Sono una bella persona, ho un tesoro dentro di me.'






"Il tesoro dentro" è un thriller psicologico che riconferma la bravura della Santoro.
Una donna che non riesce a ricominciare a vivere, un turista in cerca di evasione dal passato, un uomo d'affari senza scupoli che persegue i suoi obiettivi e, sullo sfondo della magica Torino, una libreria che nasconde pià che di quel che sembra.
Un romanzo che tratta temi attuali e scottanti, in una società che addita e deride "i matti", più che aiutarli; un autentico grido di protesta contro questa sconcertante realtà.
La storia di un percorso interiore per sconfiggere i demoni del lutto e della tragedia, che distruggono le persone che restano, riducendole a uno stato quasi vegetativo.
Nulla è lasciato al caso, e la Santoro si riconferma Maestra di questo genere. I suoi libri non lasciano mai indifferenti.
Consigliatissimo agli amanti del thriller psicologico, dei libri che trattano temi attuali con protagoniste al femminile; a chi ama il mistero e la suspense, ma non vuole rinunciare a una sfumatura di romance. A chi ancora non conosce la penna della Santoro e non sa cosa si perde.

'- Tutti quelli che mi stanno intorno fanno una brutta fine. Scappa. Vai via da me. Lasciami finché sei in tempo.
- Non ci penso minimamente. Non mi muovo di qua.'



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