lunedì 4 settembre 2017

INTERVISTA A LORIANA LUCCIARINI


Ciao Loriana, benvenuta nel  mio blog. Raccontaci qualcosa di te.

Ciao Linda, un saluto a te e ai tuoi lettori. Grazie per ospitarmi qui oggi! Chi sono? Una donna piena di domande, ancora in crescita e in continuo mutamento. Un'anima inquieta e complessa, in bilico tra cuore e mente, tra voglia di leggerezza e bisogno di scavare in profondità, tra impegno sociale e l'amore per le piccole cose. Una che si alimenta della propria energia per risorgere dalle ceneri e diventare luce dopo il buio. Una non facile: ironica ma permalosa, insicura ma pronta a mettersi in gioco, una rompiscatole che ama la coerenza e la sincerità; una generosa, capace di farsi in quattro per gli amici, una che odia la parola “impossibile”. Attualmente vivo in provincia di Viterbo e lavoro come segretaria in un sindacato. Ho una figlia e un compagno che sono la mia forza. Amo viaggiare, scoprire mondi e civilt,à, fare foto e video dei luoghi visitati. Amo le storie, quindi i libri, le trame dei film, le canzoni che raccontano attimi di vita, i ricordi e le collezioni,  vasi colmi di conchiglie, le stampe vintage e le pietre. Basta questo per farvi un'idea?

Il diploma in Dirigente di Comunità e l’impiego come Segretaria di un Sindacato. Quando si è accesa in te la scintilla della scrittura, e dove trovi il tempo per scrivere?

Accanita lettrice già in tenera età, la scrittura è nata subito dopo, con la necessità di dare sfogo alla mia fervida fantasia. Nell'adolescenza è stato il rifugio sicuro della mia anima, svolgendo anche funzione di introspezione, davvero terapeutica per vincere la timidezza. Crescendo ho intrapreso la scrittura di storie complesse, dando voce al disagio sociale, alla vita degli ultimi, a quelli che spesso falliscono e non ce la fanno. I miei racconti e romanzi provano a scavare nell'animo umano, narrando la forza e la debolezza. Quando scrivo? Ritagliando spazio, rosicchiandolo alla vita quotidiana. Sono pendolare e affronto più di quattro ore al giorno di viaggio, spesso è proprio in quei momenti che mi dedico alle mie storie, appuntadole su fogli volanti, scontrini, registati in vocali sul cellulare per non perdere l'ispirazione.

Collabori con i blog “4writers”, “Gliscrittori della porta accanto” e gestisci personalmente il Lit-Blog “Magla l'isola del libro”. Di cosa si occupa nello specifico?

“Magla” era un blog letterario che ha realizzato tantissime cose: recensioni, interviste, approfondimenti letterari, ma soprattutto concorsi di scrittura che hanno portato alla pubblicazione i finalisti con una casa editrice free, Arpeggio Libero! Purtroppo ormai da un anno le attività si sono fermate, perché tutte le admin, hanno intrapreso nuovi percorsi professionali. Magla però rimane nel web con i contribuiti del blog ancora fruibili e la pagina facebook attiva. Per me quella è stata un'esperienza straordinaria, fonte di accrescimento personale e artistico. Così come quella del “4writers.4blog”, che ha portato noi fondatrici alla creazione del progetto letterario contro il femminicidio, in una collaborazione importante con il centro antiviolenza BeFree. Ora? Collaboro con il web magazine de “Gli Scrittori della porta accanto”, scrivendo articoli e editoriali.

Hai pubblicato diverse antologie tra cui ricordiamo “4 Petali Rossi, frammenti di storie spezzate” per la violenza contro le donne. Parlacene.

“4 Petali Rossi, frammenti di storie spezzate” è l'antologia di cui parlavo prima. Un volume scritto da donne per le donne, che sensibilizza sul tema della violenza (grazie ai racconti), che informa (grazie al manuale SOS) e che realizza anche qualcosa di concreto: le vendite finanziano il lavoro della casa delle donne nella Marsica, del centro antiviolenza BeFree. L'antologia nasce dalla sinergia delle 4writers, le autrici Ariana Berna, Monica Coppola e Silvia Devitofrancesco alle quali mi aggiungo io, legate da amicizia e stima reciproca. Una sera ci siamo ritrovate su Facebook a commentare con rabbia e frustrazione l'ennesimo femminicidio, ed è proprio lì che è nata l'idea del volume. Ognuna di noi ha scelto l'argomento (l'utilizzo del corpo femminile, lo stalking e la violenza psicologica, la violenza fisica e il femminicidio, lo stupro etnico sulle donne nei territori di guerra) e poi abbiamo costruito l'antologia. Un progetto straordinario, targato Arpeggio Libero (che ha rinunciato al guadagno sul volume per devolvere la cifra netta al centro antiviolenza) che sono fiera di aver ideato e curato.

Hai partecipato a vari concorsi letterari, nei quali ti sei distinta. I concorsi aiutano realmente un autore a farsi conoscere?

I concorsi sono utili agli autori, ma secondo me servono più per “farsi le spalle grosse”, per mettersi alla prova, per acquisire esperienza, che per farsi un nome. E' importante per un autore potersi confrontare con altri colleghi e i concorsi a tema danno spunti di crescita importanti. Anche i contest letterari hanno un loro perché, anni fa ho partecipato alle Olimpiadi Letterarie di mEEtale ed è stata un'esperienza straordinaria: tante gare, tutte complesse, dove gli autori si mettevano in gioco, sfruttando intuito, abilità e buone idee. Quella sì che è un'esperienza che rifarei!  Cercate la notorietà? Puntate solo sui  concorsi nazionali  e evitate quelli creati solo per sfruttare la passione scrittura e guadagnare, grazie alle quote di partecipazione. Personalmente, seleziono solo quelli organizzati da partner affidabili, che permettono di vincere la pubblicazione con una casa editrice prestigiosa o premi in denaro, senza pagamento quote (a questo scopo vi segnalo il concorso Ewwa che mette in palio la pubblicazione con Amazon Publishing!).

Esordisci nel 2013 con la silloge "I legami sottili dell’anima". Perché la poesia?

La poesia è essenziale: è il modo in cui la mia anima comunica la vita e le emozioni che la pervadono. Il verso libero è il modo più intimo e assoluto che ho di far emergere ciò che sono. La mia poesia non è istintiva, non nasce nell'immediato ma è, bensì, un complesso lavoro di “sedimentazione” delle emozioni, che solo dopo tempo risalgono a prender luce, riportando le medesime sensazioni del passato. E' lì che lavoro di cesello per trovare le parole esatte, il ritmo giusto, per trasformare i versi in vita, per riproporre quelle emozioni, con gli stessi colori, intensità.  La silloge “I legami sottili dell'anima” parla di quei legami tra anime che vanno oltre il tempo e lo spazio. “Sotto le nuvole” è, invece, più terrena: fatta di fango, rabbia, pianto ma anche tanta luce. Sono poesie di rinascita di un'anima forgiata dalla sofferenza  e che, dopo il buio, ritrova la propria “forza-luce” per riprendere il volo. “Little Thoughts/short stories” è un volume originale, di sperimentazione, a metà strada tra prosa e poesia, un instant book che fotografa attimi di vita di esistenze.

Nel 2015 esce il romance “Il Cielo d’Inghilterra”. Daccene un assaggio.

“Il cielo d'Inghilterra” è una storia romantica, che richiama le atmosfere inglesi di fine Ottocento pur svolgendosi ai giorni nostri, tra Roma e Londra. Cristina è una ragazza come tante, timida, sincera e genuina, che si trova a ricevere una notevole eredità e che dovrà fare i conti con le regole della nobiltà inglese. Il cuore, poi, sembra andare verso una delusione sicura. Steve, il bel rampollo della famiglia Walker Jones, che anni prima l'aveva fatta innamorare, trasforma misteriosamente la sua malcelata indifferenza in sfacciato interesse... per lei o per il suo patrimonio?  Quando Cristina ascolta di nascosto la conversazione tra Steve e lo zio, tutto le sarà chiaro. Deciderà così di comportarsi di conseguenza, per rovinare gli astuti piani della nobile famiglia inglese.

Nel 2016 pubblichi il libro “Una fantastica caccia al tesoro”. Parlacene.

La storia? Un gruppo di ragazzini, coinvolti in un campeggio estivo e nei classici giochi a squadre, si troverà a vivere un'esperienza magica, dove la realtà si trasformerà in scenari fantastici, con enigmi da risolvere. Tra indovinelli e ricerche – e qui c'è l'impianto classico del fantasy – ciascuno maturerà, arrivando a una grande lezione di vita. Una storia avvincente, piena di misteri e indovinelli che appassiona i giovani lettori, coinvolgendoli in un'avventura che comunque ha caratteri di realtà, in cui in molti possono rispecchiarsi. La storia vuole comunicare i valori delll'amicizia, del rispetto, del supporto, dell'importanza delle doti individuali, affrontando anche temi come il  bullismo e l'omologazione.

E nel 2017 esce il romance “Una felicità leggera leggera”. Cosa troveranno i lettori al suo interno?

“Una felicità leggera leggera” è un romanzo intenso, profondo e complesso.La storia di due anime che si cercano ma che non riescono a stare insieme a causa di momenti diversi di coinvolgimento, tanti problemi e una realtà non facile. La trama si snoda sotto forma diaristica e epistolare, ricreando l'ambientazione introspettiva che tanto avevo amato ne “Che tu sia per me il coltello” di David Grossman (romanzo omaggiato a mio modo, dando ai miei personaggi lo stesso nome del romanzo originale, Miriam e Yair). Una storia un po' contro corrente, che è una scommessa proporre, ma che spero sarà in grado di far emozionare i lettori che decideranno di leggerla. 


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Quali tematiche affronti e quale messaggio vuoi trasmettere?

Che l'amore si sceglie e che, quello vero, si nutre di sé e supera gli ostacoli, le barriere, le convenzioni, persino il tempo. Molte sono le implicazioni del romanzo e molto potrebbe far discutere. Io, ad esempio, non so se sarei capace di fare la scelta compiuta da Miriam, ma ho voluto raccontare la SUA storia e la SUA SCELTA, superando preconcetti e moralismi, con un finale che è comunque un atto d'amore.

Qual è stato l’input per questo libro?

Volevo tracciare il confine labile tra quello che è giusto e sbagliato, non dal punto di vista di chi giudica secondo propria morale, ma di chi è convolto emotivamente nella scelta.
Che succede quando ci si innamora di qualcuno che è già impegnato? Come si vive questa relazione? Cosa ci si aspetta? A quanto si è disposti a rinunciare, decidendo di essere l'altra?

Hai qualche progetto in cantiere?

In quest'ultimo anno ho intrapreso collaborazioni di scrittura a quattro mani con due amiche autrici, realizzando due storie differenti per genere e trama. La prima è un fantasy per ragazzi, scritto assieme a Sabrina Cau che ha precisi intenti formativi che si esplicano in un'avventura piena di colpi di scena e personaggi avvincenti che, sono certa, riscuoterà interesse anche dagli adulti.
Il secondo, è un romanzo di narrativa, scritto con la socia Laura Bassutti: un'intensa storia di disagio adolescienziale, violenza domestica, vita borderline con connotazioni sociali, che ha per protagoniste due donne straordinarie, la giovane Erica e la tenace Elisa. Un romanzo in cui credo molto, in grado di emozionare e commuovere. Entrambi sono in valutazione da alcuni editori... incrociamo le dita!
Inoltre, sto lavorando a nuove idee... l'ispirazione c'è, bisogna trovare il tempo.

È stato un grande piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo!

È stato un piacere essere qui oggi. Mi sono trovata bene ed è stato interessante rispondere alle tue tante domande... i lettori ora mi conoscono un po' di più, grazie a te! Ci tengo a farti i miei compliementi per il  tuo bel salotto letterario e per la passione che metti in tutto ciò che fai... Un abbraccio a te e a chi ci ha seguito oggi, grazie ancora per il tempo dedicato ai miei mondi di carta e inchiostro (come amo definirli io).

Per seguire Loriana  LORIANA LUCCIARINI SCRITTRICE

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