venerdì 21 aprile 2017

Recensione - UN INCONTRO SUBLIME di Celeste Degli Iblei

Oggi recensisco il romanzo di Celeste Degli Iblei dal titolo "Un incontro sublime" edito da Delos Digital, primo capitolo della serie "Sublime".
Un libro coinvolgente che mi ha letteralmente rapito, ma andiamo a conoscerlo nel dettaglio.


 







SINOSSI: Un viaggio al di là dell'oceano. Victoria Wood arriva in Italia con un gruppo di colleghi di Yale, vincitori del progetto interculturale che li vedrà ospiti del corso di letteratura italiana del temuto professor Manfredi Valentini. Un incontro che cambia tutto. Un'attrazione che travolge la vita di Victoria, rendendola vittima del fascino del misterioso Manfredi, che entra nella sua vita come un uragano, con la passionalità tipica dei maschi italiani. Un desiderio incontrollabile, impossibile da arginare. Sullo sfondo di una Roma indimenticabile, incantati dalla poesia italiana, "Un incontro sublime" dà inizio alla serie "Sublime". 
– Che cosa sto diventando? 
– Mia. Stai diventando mia.






ROMA - Victoria è una ragazza americana, in viaggio-studio con gli amici; ha vinto uno stage con i compagni nell'ateneo di Roma ed è impaziente di vivere questa esperienza.
Durante una gara clandestina, conosce un centauro misterioso che la soccorre dopo una brutta caduta con la Vespa. Victoria è attratta e incuriosita, ma la sorpresa sarà grande quando scoprirà che il centauro affascinante altro non è che Manfredi Valentini, il suo professore universitario.
L'attrazione tra i due è indomabile, difficile mantenere le distanze e rispettare i ruoli che ricoprono. Entrambi cercano di lottare contro questo sentimento, entrambi nascondono ombre nel loro passato. Cosa riserverà loro il destino?

L'ambientazione è nella città eterna, Roma. Chi mi conosce, sa della mia grande passione per le descrizioni che catapultano il lettore nella storia e, qui, sono stata ampiamente soddisfatta. Un'eccezionale dovizia di particolari ci presenta Roma attraverso profumi, suoni, odori e colori. Gli autori del passato come Pirandello, Leopardi e Calvino vengono citati sapientemente dall'autrice e ci raccontano l'Italia con i loro echi. Lo scorcio di Roma, visto da una finestra, ci trasmette l'atmosfera che si respira, ci fa innamorare di questa città. Un'istantanea perfetta dove il cicaleccio italiano risuona goliardico.




'Lo guardai allontanarsi e tutto intorno a me diventò confuso, persino i rumori. Avevo le gote in fiamme, le gambe molli e il cuore che martellava. La voce di lui continuava a rimbombarmi nelle orecchie mentre l'odore di tabacco, mescolato a quel profumo forte, rendeva il distacco ancora più doloroso.
Lui era il mio professore. Io ero solo una alunna. Una stupida e insignificante alunna.' 






La caratterizzazione dei personaggi è convincente. Victoria è la protagonista principale, studentessa americana ingenua e dolce, timorata e delicata; possiede una bellezza unica nella sua semplicità. Molto piacevole la scelta dell'autrice di usare una donna non da copertina, reale come possiamo esserlo noi lettrici. Victoria affronterà un viaggio introspettivo, l'incontro con il professore la farà crescere e sentire donna, capace di gesti inattesi.
Manfredi è il protagonista maschile; sexy e uomo di mondo, vive di passioni ed è un amante eccezionale. Sarà curioso e divertente vederlo in ginocchio a causa di una ragazzina inesperta. Sembra che alberghino in lui due personalità distinte: quella posata e inflessibile del professore universitario, contrapposta a quella innamorata e spregiudicata del centauro che partecipa alle corse clandestine. In lui si intravede una grande tristezza e zone d'ombra difficili da inquadrare.

Il testo è composto da due POV: quello di Victoria e quello di Manfredi. Il pov maschile è molto interessante, profuma di poesia e di passato; il professore è molto evocativo nel descrivere la bellezza della ragazza, i suoi occhi celano un mondo inesplorato e una malinconia che deve essere svelata.
L'erotismo è portato ai massimi livelli, pur senza contenere nulla di spinto. Questo è un romanzo che definisco più romance che erotico: la tensione sessuale è innegabile ma il sentimento regna sovrano; Victoria è paragonabile a una vergine che riesce a far strisciare un uomo ai suoi piedi con il proprio innegabile candore.
Ho amato particolarmente la scena del loro primo bacio, degli sfioramenti accennati e della pizza consumata sul letto; il desiderio gronda dalle pagine ma con raffinatezza




'Adesso era mia. La sua bocca si era concessa a me. Divorandola, mi presi il suo sapore e la sua bellezza, che neanche la luce del sole poteva oscurare.
Nessuno a parte me.
Sapeva di vaniglia e fragola anche lì, dove la lingua aveva lasciato uscire tutte le parole che ci eravamo detti fino a quel giorno. La bocca dove erano nati tutti i sorrisi che mi aveva regalato. Che erano solo miei.' 





I temi affrontati sono: la passione, la paura di amare, i segreti e la fiducia. Qui è evidenziato il potere di un desiderio che nasconde un amore sin dal primo sguardo; Victoria sfiora il cuore di Manfredi e, allo stesso modo, lui la aiuta a superare le proprie paure. Proprio questo è il messaggio del libro: affrontare i propri demoni, i chiaro-scuri della nostra anima, scavare sotto le apparenze per giungere alla verità.
"Un incontro sublime" è la storia di una passione rovente e inaspetatta.
Una ragazza che ancora non sa cosa sia l'amore, un uomo abituato alle donne che maschera una tristezza segreta, un viaggio-studio che si accende di desiderio.
Due anime diverse eppure legate da un denominatore comune: il gelo che avvolge loro il cuore; li frena, li distanzia e, sullo sfondo, la città eterna.
Consigliato agli amanti del romance e dell'erotico, a chi cerca una storia d'amore e passione che si beve in un sorso, a chi ama le ambientazioni italiane che sanno davvero di Italia. A chi ancora non conosce la magnifica penna di Celeste Degli Iblei.

'Non era troppo piccola. Sarebbe cresciuta con le mie mani addosso e sarebbe diventata una donna. La mia donna.










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