venerdì 7 aprile 2017

Recensione - MALEDETTO LIBERO ARBITRIO di Debora De Lorenzi

Oggi vi presento il romanzo di una carissima Amica e Collega.
Oggi scopriamo insieme "Maledetto Libero Arbitrio" di Debora De Lorenzi. Il talento di questa autrice è innato, ma mi sorprende sempre la sua capacità di creare nuove storie inaspettate.








SINOSSI: In una Firenze fradicia di pioggia grigia e sottile, che rende la città quasi priva di sentimenti, passeggia Vittoria. La recente morte di suo padre ha svuotato di senso ogni presente: anche i successi, la sua carriera artistica, la galleria, gli affetti rischiano di diventare trasparenti. Proprio lei, capace di sognare uragani, si ritrova a vivere di rugiada. Ma d’improvviso il tempo si ferma e in una Firenze pietrificata a Vittoria verrà data l’opportunità più grande: ripensare al proprio passato ma, soprattutto, decidere se lasciarsi andare o trovare la forza per ricominciare a guardare il sole…










FIRENZE - Vittoria è una donna alla deriva; abbandonata in tenera età dalla madre e all'indomani della perdita del padre, è sola e demotivata. Tornata a Firenze per occuparsi della Galleria d'Arte di famiglia, non si sente realizzata; il buio la avvolge e lei è arrivata al capolinea.
La svolta giungerà in un giorno di pioggia quando, passeggiando per le vie della città, incontrerà Marcus e Gabriel; i due non sono lì per caso e l'immobilità improvvisa di cose e persone sarà l'inizio di un viaggio magico che corre sul filo del paranormale.
C'è una decisione da prendere e un sentiero da percorrrere senza voltarsi mai indietro. Dove la condurranno?

Partiamo dall'ambientazione nella bella Firenze. L'autrice la descrive con così tanta magia e poesia, arte e mistero. Ci muoviamo tra case abbandonate e bar affollati, in atmosfere suggestive; l'arte domina il testo e passeggiamo per gli Ufizi come incantati. Incredibile e di forte impatto emotivo la scena iniziale in cui il tempo si ferma, per non parlare dell'atavica lotta tra Bene e Male, caratteristica dei libri della De Lorenzi. Sembra di stare in un film diretto con attenzione critica. 







'Il silenzio che avevo avuto dentro per tanto tempo, adesso mi circondava. Mi guardai attorno attonita e ciò che vidi fu sconvolgente, scioccante; tutto si era bloccato. Perosne, animali, perfino la pioggia. Tutto era fermo e inanimato: immobilizzato nel mio ultimo sguardo. Il mondo si era arrestato davvero per me?'





La caratterizzazione dei personaggi è riuscita. Vittoria è la protagonista principale; abbandonata dalla madre e orfana del padre, è una donna allo sbando. Si occupa della Galleria ed è un'artista; affronterà un viaggio introspettivo dominato da una passione irrefrenabile. Il suo sarà un ritorno alla vita, un destarsi da un limbo; la ritroveremo irriconoscibile alla fine del romanzo. Di lei, mi ha colpito la generosità nel preoccuparsi del Male, la sua capacità di perdono e di altruismo.
Marcus è un altro dei personaggi chiave. Un demone, una sorta di angelo nero, dal passato burrascoso macchiato dal delitto e dall'assassinio. Lui è un tentatore e vivrà un viaggio interiore che lo cambierà profondamente, la sorte sembra divertirsi a prenderlo in giro. Sexy da morire, è un personaggio unico ed eccitante, un badboy che incatena.
Gabriel è l'antagonista e angelo custode di Vittoria. Celestiale nell'aspetto e protettivo, non attrae come un demone, ma è un acuto osservatore e abile stratega; geniale il disegno che traccerà per Vittoria ma non voglio anticiparvi nulla. 




'Il libero arbitrio non può esistere senza la possibilità del male. La scelta spetta a voi umani, in totale libertà. Inoltre la sofferenza è necessaria per la crescita spirituale, il male matura l'anima! Solo la conoscenza del dolore spinge l'uomo a cercare di aiutare gli altri nel dolore. Dal male si può trarre un gran bene!'





La De Lorenzi ha la capacità di arrivare al lettore con abili pennellate. Vi sono profondi insegnamenti in questo testo: si affronta il dolore e la perdita, la speranza e il fallimento.
Le riflessioni dominano le pagine, come quelle sui déjà vu. Quante volte ci succede di essere convinti di aver già compiuto un'azione, eppure i fatti dimostrano il contrario? Oppure di ricordare nomi e strane sensazioni a noi sconosciuti? E che dire dei sogni che facciamo, talmente veritieri da sembrare reali? E se fossero fatti accaduti che ci hanno costretto a dimenticare?
L'erotismo è presente ma si tinge di glamour, ammirevole come viene presentato, non vi sono descrizioni accurate ma il pathos è alle stelle e incendia gli animi.
Questo è un libro diverso da quelli a cui Debora mi ha abituato, ci propone quasi una lezione di toeologia: il fascino del Male contrapposto alla protezione del Bene, la sofferenza necessaria per giungere alla Rinascita attraverso la perdizione e la tentazione. Dio non è il Colpevole dei nostri errori, il Libero Arbitrio viene concesso agli uomini e solo loro ne dirigono le gesta, l'anima ha bisogno di essere nutrita con la preghiera giorno dopo giorno.





'La sua bocca si avventò sulla mia: brutale, appassionata, ardente. Il mio desiderio esplose, non tentai neppure di frenarlo, non era più tmepo di trattenersi, era tempo di godere delle sensazioni, consapevole solo della sua travolgente presenza e, se proprio avesse voluto divorarmi, beh che lo facesse pure!'







I temi affrontati sono: il Bene e il Male che coesistono, l'uno non vive senza l'altro come veleno e antidoto; le scelte, il coraggio, l'amore, il sacrificio. L'autrice ci insegna a distinguere le sfumature e cogliere l'umanità insita nel Male. Dobbiamo imparare a scavare sotto la superficie, togliere la scorza dell'apparenza e cogliere il succo della verità, perché esiste sempre un disegno per tutti noi, benché lo si comprenda solo alla fine.
"Maledetto Libero Arbitrio" è un'avvenura che corre sul filo del paranormale, affonda le sue radici nell'introspezione per farci affrontare un viaggio dentro noi stessi.
Una donna senza più speranze che non crede nel futuro, un angelo e un demone a farle da Ciceroni, un giudizio e una scelta che non possono più essere rimandati.
Il potere del destino e il profumo del proibito per uno schema più grande che riporta alla vita; una rinascia dei sensi e della speranza nella cornice artistica di Firenze.
Consigliatissimo agli amanti del paranormale, del fantasy, dei romanzi che trattano temi teologici, a chi ancora non conosce la penna incantevole e raffinata della De Lorenzi.
Da leggere! 

'Alla fine dei tuoi giorni terreni qualcuno si prenderà la tua anima, e sarà per sempre. E il "per sempre" non ha fine, Vittoria! Se sceglierai l'abisso vivrai sul fondo, in eterno.'




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