venerdì 30 settembre 2016

Recensione - IL BRIGANTE DI CORTE di Patrizia Ines Roggero

Oggi vi presento il romanzo di Patrizia Ines Roggero dal titolo "Il brigante di Corte".
Sono un'appassionata lettrice delle opere di Patrizia e anche questa volta non mi ha deluso.
Ma andiamo a conoscerlo meglio!








SINOSSI: Corte, Corsica 1772
Quando Sebastiano rapisce Cecilia dalla carrozza del capitano Picard, la crede una traditrice della patria, l'amante di un francese.
L'odio lo divora, i ricordi di un passato doloroso lo tormentano, ma sarà la verità a concedere finalmente un nuovo scopo alla sua vita.
Un viaggio attraverso la Corsica e i sentimenti, sullo scenario di una terra piegata dal Regno di Francia, alla riscoperta della felicità e di se stessi…










CORSICA 1772. Cecilia, amante del Capitano francese Gustave Piccard, viene rapita da Sebastiano, un brigante.
Il giovane, non potendo derubare il militare, opta per sequestrare la ragazza, inconsapevole del suo passato. Tra i due la tensione è alle stelle, il disaccordo è solo una delle micce di un rapporto conflittuale e dagli impensabili risvolti.
Cecilia nasconde un tormento interiore, proprio come Sebastiano e il desiderio si annida tra le pieghe delle menzogne.
Cosa riserverà loro il destino? Sebastiano riuscirà a mettere a tacere l'orgoglio e diventare il cavaliere che Cecilia merita di avere accanto? 
Gustave è già sulle loro tracce ed è disposto a tutto pur di riappropriarsi del suo "bottino".

Partiamo dall'ambientazione accattivante. Ci troviamo in Corsica e visitiamo luoghi come Bonifacio, il Lago del Melo, scorci meravigliosi dove la Natura regala sensazioni sublimi. Il profumo dell'erba ci solletica le narici, gli animali e i colori della vegetazione fanno da sottofondo alla libertà che si respira in questo angolo di paradiso. La Roggero ci regala un affresco storico particolare e molto sentito, si percepisce la sua passione che pulsa tra le pagine e l'attaccamento a questa terra.






'Quando la porta del passato si spalancò, il tormento gli invase il petto come un fiume in piena, inarrestabile nella sua forza distruttiva. Non c'era nulla che potesse fare, se non subirne la furia e si piegò a essa, come un giunco al vento.
Il rimpianto per le parole mai dette, per quel tempo che non sarebbe più tornato, per non aver sapiuto fare le scelte giuste.'







La caratterizzazione dei personaggi è completa. La protagonista, Cecilia, è una donna impavida, costretta a crescere troppo in fretta; sotto l'apparente mansuetudine e il baratto del proprio corpo, si nasconde un'anima fiera e coraggiosa, disposta a tutto pur di salvare i suoi affetti più cari. 
Parallelamente conosciamo Sebastiano, il protagonista maschile; come Cecilia, non crede più nell'amore, segnato da un passato di dolore e rinuncia. E' un uomo coraggioso che ha deciso di vestire i panni del brigante pur di combattere e non arrendersi alla "schiavitù" imposta dai francesi.
La similitudine tra i due è sconcertante; sono entrambi soli: lei ripudiata dalla famiglia, lui senza più parenti nè casa.
Uno dei personaggi che più ho amato è Lucia, un'amica di Sebastiano che vive tra i boschi come una strega e forse, in fondo in fondo, lo è. La sua figura è magnetica, non mi dispiacerebbe un spinoff o un intero romanzo su di lei.
Un altra figura fondamentale, pur comparendo in poche scene, è Beatrice, una donna appartenente al passato di Sebastiano. Tra Cecilia e Beatrice c'è una contapposizione marcata riguardo il loro percorso di vita: se l'una si sacrifica per amore, l'altra non vuole "perdere" e preferisce sacrificare l'amore.
Infine abbiamo Picard, un antagonista fortemente negativo, violento, un sadico abituato ad avere sempre quello che vuole; desidera follemente Cecilia, la vuole per sè e con sè, sordo alle preghiere della donna.0
Un uomo d'onore, invece, che mi ha colpito è Dubois, ma lascio a voi lettori il piacere di scoprire le sfumature di questo interessante personaggio.

 







'Il suo cuore aveva iniziato a parlare chiaro e lo faceva ogni volta che Sebastiano le era accanto. Tra loro c'era una sorta di imbarazzo mal celato, parole che non trovavano la giusta via per venir fuori, sguardi rubati, compagni di timidi sorrisi.'








Uno degli ingredienti del romanzo è senza dubbio l'erotismo sottile: la sensualità e il desiderio negato lottano tra loro. Le scene di sesso sono magiche, le descrizioni accentuano il trionfo della carnalità unito alla dolcezza dell'amore. Meravigliosa e molto realistica la scena in cui Sebastiano carezza i lividi di Cecilia e ne lava via l'umiliazione.
Una particolare menzione va alla medicina affrontata da Patrizia nelle cure ai feriti, si percepisce la ricerca dell'autrice e le nozioni non buttate a caso.
I temi affrontati sono: l'avventura, la guerra, la rivoluzione, il coraggio di una madre,il sesso ora violento ora "puro", la paura di amare e il sacrificio.

 





'- E pensare che all'inizio mi detestavi.
- Detestavo quel che mi ricordavi, non te.
- Spero solo di non svegliarmi da questo sogno. Promettimi che domani sarai ancora qui
- Te lo prometto, ci sarò per sempre.'









"Il brigante di Corte" è la storia di due anime sofferenti che non credono più all'amore, segnate dalla guerra.
Un rapimento sarà la chiave per due rinascite singolari, per un riscatto bagnato col sangue dell'innocenza. 
Un brigante che si nasconde dietro una maschera, una donna che subisce l'onta per preservare una vita, un sacrificio che profuma di libertà perchè c'è sempre una seconda occasione e, sullo sfondo, una Corsica straziata da un conflitto che ancora ne imbratta le ferite.
Consigliato ai romantici, agli amanti del romance che mescola eros e avventura, a chi ama la Corsica e l'ambientazione del diciottesimo secolo. A chi vuole scoprire una storia dolce-amara e un amore più forte dell'ingiustizia.

' - Te l'ho detto, siamo anime gemelle. 
E lo erano davvero, non vi era più alcun dubbio.'



giovedì 29 settembre 2016

Segnalazione - SPOSA PER SEMPRE - CINQUE PASSI NELLA LEGGENDA di AA. VV.

Oggi vi segnalo un'antologia molto interessante che, prossimamente, avrò il piacere di recensire sul mio blog.
Andiamo a conoscere più da vicino "Sposa per Sempre" di AA.VV.







SINOSSI: Ci sono racconti che arrivano da molto lontano, che hanno attraversato il tempo e l’oceano per raggiungerci. Ci sono storie magiche che arrivano dritte al cuore. La storia di Pascualita è così, suggestiva e affascinante pur nella sua macabra drammaticità. In Messico, da quasi un secolo, un manichino tanto perfetto da sembrare in carne e ossa adorna la vetrina di un atelier di abiti da sposa, suscitando l’ammirazione e la curiosità di tutti, tanto da divenire leggenda.
Una ragazza morta prima delle nozze, sua madre che non vuole lasciarla andare e ne fa imbalsamare il corpo per esporlo nella vetrina del suo negozio… ma qual è la verità? Cinque autori si sono lasciati affascinare dall’alone di mistero che gravita intorno alla bellissima Sposa per sempre e ognuno con il suo stile ha interpretato e rivisitato il mito, trasportato dalla propria ispirazione. Cinque racconti sulla sposa cadavere di Chihuahua, cinque passi nella leggenda di Pascualita.










Eccovene qualche assaggio!





[...] Rivide la propria immagine riflessa nello specchio: il volto sorridente, i capelli corvini legati in uno chignon pronto ad accogliere il velo. L’abito candido avvolgeva delicatamente il corpo, poi d’improvviso un altro viso dietro di lei, vicino, troppo vicino. Gli occhi febbricitanti che risaltavano sul ghigno ambiguo e una mano stretta intorno al suo collo. (Macabra collezione)



 

 




[...] Non avrei mai immaginato di poter avere, un giorno, un bambino tutto mio. Tu mi hai scelto ed è bellissimo. (Evelita e il sogno di Jashan) 














[...] Ti volti e lei è lì, immutata dalla prima volta che l’hai vista: il colorito rosato del volto, le mani perfette che sembrano potersi muovere da un momento all’altro e quegli occhi animati da una luce quasi umana. (L'ultimo sogno)






 


 
[...] Quella dannata notte sono dovuto scendere a patti con il demonio. La guarigione in cambio di un cuore che non avrebbe mai conosciuto l'amore. (Anima di Cera)








[...] Poi vidi lei e tutto cambiò. Era schiva, si guardava intorno con diffidenza e i suoi occhi nocciola gridavano la voglia di essere altrove. Mi catturò senza neanche essersi accorta della mia esistenza. (L'allievo alchimista)








GLI AUTORI:


 
Paola Bianchi: Romana di nascita, ma cittadina del mondo, Paola Bianchi è laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne e insegna lingue e materie letterarie, oltre a lavorare come correttrice di bozze e traduttrice. Appassionata di tutto ciò che ruota intorno ai libri, ha un proprio blog: www.librieemozioni.altervista.com, che considera un salotto aperto agli amanti della scrittura e della lettura. Ha fondato a Civitavecchia, dove vive, un Club Letterario. Scrive per il quotidiano Ultima Voce e ha pubblicato numerosi articoli anche per giornali locali.
Il suo saggio "La Figura del Vampiro dalle origini ai nostri giorni, nelle opere di Anne Rice e Joseph Sheridan Le Fanu" e il romanzo breve "Giochi di luna" ne rispecchiano la passione per il genere horror a cui si affiancano anche quello fantasy e thriller.







Maria De Riggi: È nata a Solothurn, in Svizzera. Vive in Campania con il marito, due figli e la terribile gatta Hestia. Ama leggere, dipingere e scrivere. La scrittura per lei ha una doppia valenza: se da un lato, infatti, rappresenta una sorta di ricerca interiore per risolvere i complicati quesiti della vita, dall’altra è un modo per esplicare se stessa. Ha pubblicato numerosi racconti e poesie in varie antologie. Nel 2016 esordisce con il romanzo "I Cavalieri della Vita" edito da Eve Edizioni.




 

Roberta Martinetti:Roberta vive in Emilia-Romagna con il marito, la figlia e due gatte lunatiche. Finalista al torneo letterario Ioscrittore 2016 (gruppo Gems), ha pubblicato racconti su riviste letterarie e antologie, e il romanzo "L’ultima luna" con Delos Digital. Fa parte dello staff del forum letterario "Inchiostro&Patatine" e del progetto Nati per Leggere della sua città.
Quando ha un attimo libero corre in palestra dove pratica antigravity yoga, convinta che appendersi a testa in giù ossigeni il cervello.





Armando Maschini: Abita in provincia di Milano con la moglie e i due figli. Ha infinite passioni, ma la scrittura è il luogo incantato dell’animo dove si perde di sovente. Suoi  racconti sono inseriti nelle antologie: "Non voglio vedere verde" (Farnesi Editore) e "Ricordi di Giocattoli".Con il libro d’esordio "Melodia e altre storie" (Farnesi Editore 2013), raccolta di fiabe per grandi e piccini, ha riscosso un notevole successo di critica e vendita. "Melodia e altre storie" è stato per due anni libro di lettura nelle scuole di Milano e provincia.





Donatella Perullo: È nata a Napoli, ma vive a Caserta con il marito e la figlia Ilaria. Scrive da sempre e ha una propensione il fantastico. È stata per due anni semifinalista del Torneo Letterario Ioscrittore indetto dalla GeMS. Da circa quattro collabora con la rivista on-line I-LIBRI di cui è responsabile del settore thriller e fantasy. Numerosi suoi racconti sono stati pubblicati in antologie e premiati in concorsi nazionali. Nel novembre 2014 esordisce con il romanzo fantasy "Lacrime d’Ametista"- Butterfly Edizioni, primo della trilogia intitolata "Il fato degli Dei".  
Nel maggio 2015 prova l’esperienza del self publishing e presenta, sulla piattaforma Amazon, il romanzo Horror, "Nemesi".
Gran parte del tempo libero lo dedica alla scrittura, ma non riesce a fare a meno neanche della lettura e del cinema. Adora dedicarsi alla famiglia e sperimentare ricette nuove la rilassa. Vorrebbe tanto un gatto e spera prima o poi di vincere la ritrosia del marito.

mercoledì 28 settembre 2016

Quel libro nel cassetto - ROMA ANTICA - LA RICERCA secondo ADELE VIERI CASTELLANO

Eccoci arrivati a un nuovo appuntamento con #quellibronelcassetto dopo la pausa estiva.
Riprendiamo a trattare le AMBIENTAZIONI STORICHE e lo facciamo con un'Ospite Speciale: ADELE VIERI CASTELLANO.
Adele escordisce nel 2012 con il romanzo Roma D.C Destino d'Amore. Editor e Traduttrice, è autrice di diversi romanzi  editi da Leggereditore e Emma Books, ha conquistato i lettori con la serie Roma Caput Mundi e con altre opere, non solo a carattere storico.




Con Adele tratteremo un argomento molto interessante e amato da lettori e autori: L'ANTICA ROMA.
Come affrontare un'ambientazione così particolare, di cui si è detto tanto, narrato tanto? Come farlo senza incappare nei soliti luoghi comuni e come non commettere errori?
Ce lo spiega Adele in questo articolo.



ROMA ANTICA - LA RICERCA




Chi vuole dedicarsi a un romance o a un romanzo storico potrebbe trovarsi disorientato di fronte alla ricerca delle fonti: controllare una citazione, ricostruire un'ambientazione realistica richiede approfondimenti specifici, talvolta non agevoli. Ovviamente oggi abbiamo a disposizione internet e la ricerca delle fonti è meno complicata ma presenta anche una serie di rischi. Wikipedia, ad esempio, non è sempre affidabile. 
Detto questo, per chi vuole avvicinarsi alla storia antica e in particolare a quella di Roma, valgono per la ricerca le stesse indicazioni che usate per gli altri periodi, salvo ricordarvi che i due millenni o poco più che ci dividono dall’epoca d’oro dell’antica capitale del mondo sono davvero tanti.

La scelta più sensata sono i saggi e le fonti antiche ma a volte è necessario usufruire del servizio delle biblioteche, dove eseguire lì tutti i controlli necessari e completamente gratis. In questo caso dovrete avere un’idea abbastanza precisa dei volumi di cui avete bisogno. 
Conoscete il sistema Opac? Ecco qui il link:  http://www.sbn.it/opacsbn/opac/iccu/free.jsp 
Esso consente di ricercare un titolo di un autore latino o greco (anche i greci scrivevano di Roma, dopo essere stati conquistati) in diverse biblioteche italiane, in quelle di enti di ricerca, fondazioni, università, archivi fisici e digitali, inclusi alcuni grandi data base esteri e avrete anche la possibilità di individuare manoscritti utili alle vostre ricerche. Sistemi analoghi esistono su base regionale o comunale. Ottima soluzione anche le biblioteche universitarie, dove avrete a disposizione i vari Thesaurus.

 

A volte la vostra passione per un particolare periodo, repubblicano o imperiale, potrebbe farvi decidere per l'acquisto di volumi che vi serviranno da fonte, in modo da averli sottomano per sempre. Ottima scelta, soprattutto Tito Livio con Ab Urbe condita e Svetonio che è imprescindibile con il suo Vite dei Cesari. In sostanza: per scrivere in modo sensato, non si può sfuggire ai classici e se li avete odiati al liceo e non sopportavate la prof di latino o quello di greco… allora scrivete un contemporaneo o uno storico ambientato nel XIX secolo.
Un altro consiglio: quando consultate un saggio storico, date un’occhiata alla bibliografia: si scoprono sempre testi molto utili di cui l’autore si è servito per fare ricerca.
Inutile dire che potrete trovarvi titoli molto utili anche per voi.
Pensate anche a corredare il vostro romance di un utile glossario. Io l’ho fatto nella mia serie Roma Caput Mundi, ambientata nel I secolo e devo dire che molte lettrici hanno espresso pareri molto positivi sulle voci che ho
spiegato dettagliatamente e che nel testo erano in corsivo.



Adesso vi darò alcuni consigli pratici per scrivere un romanzo o un romance storico ambientato nell’antica Roma, piuttosto succinti ma utilissimi:

1.  Iniziate con i personaggi realmente esistiti e poi da lì partite per inventarne uno che sarà “solo vostro”. In questo modo troverete ispirazione sia per i nomi (l’onomastica romana è complicata e varia dal periodo repubblicano a quello imperiale) sia per le Gens, sia per la “carriera” che ha fatto. Ricordatevi sempre che “lui” o “lei” sono il centro della vostra storia e intorno a loro gira un mondo ricco e colorato, un’epoca particolare e tumultuosa ma i personaggi sono e restano il cuore e l’anima del romanzo.

2.   Decidete il periodo della storia romana in cui si svolge la vostra storia avendo già a disposizione qualche saggio o qualche documento da cui iniziare o da cui prendere spunto. Meglio ancora se siete appassionate di quel determinato periodo. Tutto sarà più semplice, anche se non facile.

3.  Non paralizzatevi nella ricerca: molti autori amano immergersi in volumi e volumi per trovare i minimi dettagli che possono arricchire le loro storie (io sono uno di questi), ma attenzione: non perdetevi troppo a lungo nella ricerca, altrimenti non scriverete mai la parola fine alla vostra storia. Questo vuol dire che le descrizioni di cibi, ambienti, modi di vita, prendono molto tempo: per esempio, i romani conoscevano gli agrumi? Quando sono stati importati nell’Impero? Insomma, ogni riga, ogni riferimento a oggetti e cibi dei nostri giorni va controllato per non raccontare castronerie. In questo è molto utile Wikipedia, anche se è sempre meglio, e lo dico a costo di ripetermi: fate sempre un controllo incrociato perché Wiki a volte ci può portare fuori strada.

4.   Ergo, consiglio che vale per tutti coloro che scrivono uno storico o fanno ricerca: stabilite un calendario per i giorni dedicati alla ricerca e quelli dedicati alla scrittura. Se arrivate a un punto in cui il personaggio sta per farsi una zuppa di fagioli e non sapete se erano già conosciute dai romani, per esempio nel 140 a.C., mettete una bella nota a margine sul vostro manoscritto o fatevi un appunto; insomma, continuate a scrivere e tornateci più avanti. Nel giorno dedicato alla ricerca potrete verificare i punti critici e fare le modifiche. Molte volte mi è capitato di interrompere il flusso dell’ispirazione per una domanda come quella delle fagioli: alla fine mi sono distratta e non ho scritto una riga!

5.    Non esagerate nell’inserire nella vostra storia ogni minimo dettaglio. Di una stanza decorata con un mosaico, non c’è bisogno di distinguere ogni tessera ma l’insieme, capito l’antifona? Dovete resistete alla tentazione perché rischiereste di far diventare il vostro romanzo un’enciclopedia o un libro didascalico. Ricordatevi sempre che tutte le vostre ricerche non saranno mai inutili o andranno perdute: approfondirete la vostra conoscenza e l’ambientazione romana verrà fuori in un modo più sfumato, ma molto più naturale e scorrevole. A volte basta anche un particolare: calzari al posto di sandali, toga al posto di abito, lorica al posto di corazza. Nomi adatti alla nostra epoca e non generici.

6.    Se possibile, guardate documentari che parlano dei romani e delle loro abitudini di vita: a parte il nostro Albertone nazionale (Alberto Angela) ottimi sono quelli della BBC che trovate su YouTube, anche se sono in inglese sono molto “fotografici” con ottime ricostruzioni di costumi e ambienti, molto realistici e per lo più fedeli alla tradizione storica. 
Qui vi metto un link da cui partire per le vostre “navigazioni”: https://www.youtube.com/results?search_query=bbc+roman+period

7. Molto utile questa piccolo compendio redatto da un’autrice americana (sono sempre molto attivi e altruisti, questi americani…) sull’epoca romana. Tutto in inglese ma, purtroppo, i migliori ricercatori, i saggi più approfonditi, sono tutti scritti da autori stranieri. A quanto pare qui in Italia pubblicare le proprie ricerche o studi non è interessante da nessun punto di vista.

8. Non fatevi trascinare dalla Storia, quella con la S maiuscola, ovvero non dovete riscrivere i fatti storici più importanti della storia di Roma come l’inizio della seconda guerra punica o la vita di Catone il censore. Ma con eleganza e furbizia potete prendervi alcune libertà, visto che dopotutto stiamo scrivendo fiction. Per esempio, un episodio della suddetta guerra o della vita di Annibale o Scipione potreste “rimaneggiarlo” e con qualche piccolo cambiamento, adattarlo alle vostre esigenze. Scegliete sempre un avvenimento famoso: solo così troverete numerosa documentazione, altrimenti sono ore e ore passata a scartabellare libri o siti su siti. Molto frustrante e una gran perdita di tempo.

9.    Bilanciate l’accuratezza storica con la caratterizzazione dei personaggi e ricordatevi sempre che le persone non sono stereotipi. Sono complesse, tendono a fare cose strane, a ribellarsi, ad andare controcorrente. Lo fanno oggi, ma lo facevano anche nel passato e gli antichi romani non erano poi così tanto diversi da noi, non dimenticatelo mai.

10. Evitare  metafore e similitudini anacronistiche. Una feroce tempesta di vento in un romanzo ambientato nell’antica Roma non deve essere descritta come se fosse un treno in arrivo. A volte mentre si scrive si fanno errori banali ma fatali e scusate la rima: due personaggi giacciono a letto e il loro amplesso si accende come un fiammifero. I fiammiferi sono stati inventati nel 1800…

11.  Visitate i musei, andate a Roma e nelle città dove potete trovare vestigia romane (sono tante, giuro!) ed esplorate i luoghi che volete descrivere e scrivere. Fatelo anche per studiare abiti autentici, mobili, oggetti decorativi, strumenti, armi e l'arte.

12.  Ultimo, ma non meno importante, occhio alla vegetazione e agli animali: alcune delle nostre specie vegetali più comuni non esistevano ai tempi dei romani, quindi cercate fiori e piante d’epoca.
Per gli animali, consultate Plinio, che ha redatto una utilissima guida degli animali e dei vegetali conosciuti a quell’epoca, la Naturalis historia.
 

Bene, credo di avervi detto l’essenziale. Se avete domande, potete farle qui sotto i commenti, sono sicura che la nostra gentile ospite, Linda Bertasi non avrà nulla in contrario e se le vostre domande saranno complesse e articolate chissà, magari potrei scrivere altri interessanti articoli per aiutarvi. Ricordatevi sempre che una buona partenza è già un bel vantaggio e a questo punto, non mi resta che augurarvi una buona scrittura… romana! 

Adele Vieri Castellano 






1. CHI E' GIULIO CESARE?: Sapere chi era Giulio Cesare, quindi avere un minimo di infarinatura sull’argomento.

2. CONOSCERE I GRECI: Essere appassionati di storia antica perché, se conoscete i greci, potete quasi dire di conoscere anche i romani.

3. IL RIPASSO E' D'OBBLIGO: Non dare mai nulla per scontato. Se credete già di sapere chi è Giove andate a ripassare che scoprirete di certo qualcosa di nuovo.

4. I MIGLIORI STUDIOSI SONO STRANIERI: Mettetevi in testa che i miglior studiosi dell’epoca romana sono gli stranieri.

5. RICERCARE FONTI INGLESI: Gran parte del materiale che vi serve per le notizie storiche è in inglese.

6. FARE RICERCA INCROCIATA: Se trovate una notizia/argomento/data storica e, in genere, per qualsiasi argomento, NON FIDATEVI di Wikipedia. Controllare almeno su tre siti diversi.

7. NOMI CREDIBILI: Cominciate col rendere credibili i nomi dei vostri personaggi, l’onomastica romana è essenziale, la prima pietra su cui costruire un libro credibile.

8. WEB-SITE DI UNIVERSITA' STRANIERE: Usate i siti delle Università straniere, vi stupirete;

9. LEGGERE I SAGGI: Leggete saggi e libri storici di autori competenti, non leggete romanzi storici che trattano dell’epoca romana scritti da stranieri. Sono un coacervo di errori;

10. SIETE AUTORI NON STORICI: Ricordatevi sempre che non siete degli storici ma degli autori di fiction.

martedì 27 settembre 2016

Segnalazione - LE CESOIE DI BUSAN di Karen Waves

Oggi vi presento il romanzo di Karen Waves dal titolo "Le Cesoie di Busan", che prossimamente avrò il piacere di recesire sul blog.
Un romance divertente e appassionante, il primo capitolo di una trilogia ambientata tra l’Italia e la Corea del Sud, che unisce una scrittura brillante a una storia d’amore tenera e sexy. 
Andiamo a sbirciare più da vicino!


 


SINOSSI: Quando Valentina conosce Won-ho capisce subito tre cose: la prima, che è la persona più antipatica che abbia incontrato in Corea; la seconda, che le sue labbra bellissime non possono cambiare questo fatto; e la terza, che se le chiederà di uscire gli dirà sicuramente di no. 
Dopotutto, non hanno niente in comune: solo un pessimo carattere, un umorismo tagliente, la profonda insofferenza per tutto ciò che non si possa fare in tuta e la passione che li consuma ogni volta che si incontrano.
Ma Won-ho è tanto abile nel convincere Valentina quanto lo è a potare gli alberi di Busan e così, tra picnic al chiaro di lampione e caldi pomeriggi nei frutteti, la loro relazione cresce e l’attrazione si fa sempre più intensa.
Anche se la coinquilina di Valentina insiste che si stanno innamorando e che sono fatti l’uno per l’altra, la famiglia di Won-ho si oppone e Valentina si trova di fronte a una scelta difficile.
La storia d’amore con Won-ho sopravviverà, o lei e il suo appassionato potatore hanno i baci contati? 








 Eccovene un assaggio!


[...] «American girl
Gli occhi di Valentina si aprirono veloci, mentre la sua mente passava dal piacevole torpore del quasi sonnellino alla lucida ma dolorosa chiarezza del doposbornia.
«Non tu» disse, guardando in su.
Il potatore, bloccandole il sole, le sorrise. «Vedo che non hai ancora finito il tuo libro.»
Valentina si tirò a sedere, punta sul vivo. Su una cosa veneti e coreani si sarebbero trovati sempre d’accordo: la pigrizia come peccato mortale e vergognosissimo.
«Dovevo finire un saggio.»
«Non ti devi giustificare con me.»
«Allora non chiedere.»
«Sei sempre così gentile.»
«Mi stai gocciolando addosso.»
Il potatore fece un passo indietro e piantò nella sabbia la tavola da surf che portava sotto il braccio. «Adesso no.»
«Mi fa male il collo a guardare in alto.»
Senza battere ciglio, il potatore si lasciò cadere accanto a lei.
Valentina incrociò le gambe, tirandosi indietro. «Sei bagnato» disse, avendo esaurito ogni altra obiezione.
«Ero in acqua. Dovresti saperlo, ci stavi guardando.»
«Non penso che ti avrei riconosciuto se non fossi stato irritante come l’ultima volta.»
«Sono sicuro che dopo oggi ti ricorderai.»
«Sei molto sicuro di te.»
Il potatore sorrise. «Spostati, American girl
«Mi dici sempre di spostarmi.»
«Devo sfilarmi la muta.»
«O prenderai freddo? Pensavo fossi un forte uomo di Busan.»
«Pensavo non volessi bagnarti.»
«Non ti ho chiesto io di sederti qui.»
«Troppo tardi» disse lui, e allungando la mano dietro il collo abbassò la zip, allentando la muta sulle spalle. Gocce d’acqua spruzzarono Valentina, che stava per ribattere, quando il ragazzo si sfilò le maniche. Nei raggi obliqui dell’ultimo sole la sua pelle era lo stesso, perfetto colore del caramello appena tolto dal fuoco e lo stomaco di Valentina si strinse.
«American girl», disse il ragazzo, «ormai sono qui, parlami.» [...]







L'AUTRICE: Karen Waves è nata a Vicenza, ma vive a Padova dove studia lingue moderne all’Università. Scrivere è sempre stata la sua passione, ma "Le cesoie di Busan" è il primo romanzo che si è decisa a pubblicare. Come ispirazione ha avuto i suoi grandi amori: la Corea, le storie romantiche e gli alberi. 
Contatti: 
Facebook: www.facebook.com/karenwaves
Wattpad: www.wattpad.com/user/karenwaves93
Goodreads: www.goodreads.com/book/show/30168243-le-cesoie-di-busan