martedì 1 marzo 2016

Recensione - D'ORO E D'ARGENTO di Lidia Calvano

Oggi vi presento il racconto di Lidia Calvano dal titolo "D'oro e d'argento" edito da Delos Digital.
Non conoscevo la penna di Lidia e ammetto di esserne rimasta piacevolmente colpita, ma andiamo a scoprire il suo testo nel dettaglio.









SINOSSI: Vera è una psicoterapeuta ironica e affascinante, che dopo il divorzio sta ancora fronteggiando i suoi problemi personali di sfiducia verso il mondo, e deve cercare di recuperare un rapporto difficile con la sua unica figlia. La notizia che deve sottoporsi a un piccolo intervento chirurgico sembra l'ennesima preoccupazione che si aggiunge alle altre in un periodo complicato, ma in realtà questo contrattempo segnerà l'inizio di una serie di eventi travolgenti, in grado di cambiare radicalmente la sua vita e di completare la sua guarigione interiore. Grazie all'amore, naturalmente...











Vera è una psicoterapeuta, ha una separazione alle spalle e una figlia con la quale coltiva un rapporto conflittuale. La sua vita è a un punto morto; incapace di pensare al futuro e di dimenticare il passato, si pone interrogativi destinati apparentemente a restare senza risposta, finchè una visita dermatologica sarà il suo punto di svolta.
L'incontro con Marco, assistente del medico che ha in cura la donna, sarà importante: un vero e proprio colpo di fulmine. Da qui avranno luogo una serie di eventi che condurranno i due ad approfondire la conoscenza e iniziare una frequentazione. Ma Vera è piena di dubbi e Marco vive una situazione personale non facile. Cosa riserverà il futuro per questa coppia? Un percorso roseo o un cammino costellato di ostacoli da aggirare? 

Partiamo dall'ambientazione, siamo in una Roma contemporanea , le descrizioni non eccessive ma messe al punto giusto rendono l'idea della cornice in cui è inserita la storia d'amore di Marco e Eva e, soprattutto, trasudano normalità, un elemento fondamentale da ritrovare in un romance. Il viaggio che la protagonista farà in Egitto è affascinante e misterioso, s'intuisce che l'autrice ha toccato con mano questi luoghi e viene voglia di partire assieme a lei seduta stante.
La scrittura di Lidia è scorrevole, fluida, è facile lasciarsi trasportare e volerne sapere sempre più su Eva e le sue vicissitudini.
La caratterizzazione dei personaggi è buona. Eva è una protagonista a cui è facile affezionarsi e che sa entrare nel cuore di una donna. Si sente "vecchia", troppo in là con l'età per permettersi di sognare una nuova relazione con un uomo, soprattutto se questi è tanto più giovane di lei. E' una donna che crede di avviarsi verso il tramonto, che cerca nella sua capigliatura i segni d'argento lasciati dal tempo, è una creatura che non vuole illudersi né illudere. 
Marco è un bel personaggio, maturo per la sua età a dimostrazione che uomini "veri" ancora ce ne sono: uomini che sanno apprezzare le donne mature e persino preferirle alle più giovincelle. E' un giovane che sembra avere scheletri nell'armadio e questo invoglia il lettore a divorare tutto d'un fiato l'opera in attesa del finale.
Ho apprezzato anche l'intreccio che vede coinvolta Bianca, la figlia di Eva, apparentemente arrogante, prepotente, ingiusta nei confronti di una madre sfiduciata che vorrebbe solo un po' di comprensione. La ragazza sembra imputare alla donna la causa della separazione dei genitori, la tiene a distanza, si dimostra una figlia assente e insensibile, ma nel momento del bisogno è alla madre che si rivolgerà, a testimoniare quanto sia forte il legame del sangue. Un personaggio indubbiamente interessante che riseverà sorprese.
Una nota di merito va a Madame, una signora che Eva incontrerà nel suo viaggio in Egitto e che aggiungerà una sfumatura paranormale al racconto.




'Le loro parole avevano addensato ombre pesanti su un futuro già incerto, ciascuno covava le sue paure più buie, e si sentivano come non mai nudi e vulnerabili. Non restava che riprendere a fare l'amore; ricominciarono piano, con dolcezza, come a rassicurarsi reciprocamente di non voler fare del male all'altro.'






La storia d'amore, fulcro del racconto, è molto interessante, in particolar modo come viene affrontata dall'autrice. Non ci troviamo di fronte al solito cliché, qui i protagonisti sono reali inseriti in una quotidianità che può essere la nostra, non che 'finge' di essere la nostra. Ho apprezzato il modo di trasmettere le paure di una donna innamorata di un uomo più giovane, le ansie di piacergli o meno, di cambiare umore a seconda delle sue reazioni, l'attesa; l'emozione e la disillusione che si trasformano, subito dopo, in eccitazione nel vedere realizzate le proprie aspettative inconfessate.
Lidia ha la capacità di riprodurre pienamente queste sensazioni  e di farle vivere anche al lettore, sensazioni che tutte noi hanno vissuto almeno una volta nella vita. Il sesso e l'erotismo sono presenti ma in maniera molto soft, eppure arricchiscono il testo e intrigano.
Ben riuscita la nota ironica creata dai pensieri della protagonista che, simili a angeli e demoni, tormentano la mente di Eva. Chi avrà la meglio tra le due fazioni?

Le tematiche affrontate sono: la differenza d'età in amore, il destino e i suoi imprevedibili disegni, la disillusione di un donna matura convinta che il tempo per innamorarsi sia un treno che mai ritornerà, le dinamiche famigliari inerenti a una separazione coniugale, la maternità e l'abbandono.
Uno dei temi da me più apprezzati è quello relativo all'omosessualità, trattato con delicatezza ed efficacia dalla Calvano, che contribuisce a rendere il romanzo ricco di pathos e sostanza.

 




'Camminò verso la sua stanza un piede davanti all'altro, il filo era sottile e se si fosse sbilanciata sapeva già che sarebbe caduta dalla parte del peggio. Nulla era scritto, il momento era delicato, il pericolo forte, l'animo impaurito, il desiderio prepotente, ma in fondo l'occasione breve.'

  



"D'oro e d'argento" è la storia di un amore di tutti i giorni, di una donna in cerca di riscatto che non crede più nel domani. E' una storia di donne e per le donne. Un incontro inaspettato in uno studio medico si trasformerà in un colpo di fulmine travolgente che non cederà agli screzi della sorte.
Tra tormenti interiori e amori impossibili, la storia di una donna cui il destino ha concesso una seconda possibilità per amare ed essere felice. Perchè non è mai troppo tardi per concedersi il lusso di sognare e osare.
Consigliato alle romantiche e sognatrici, a chi ama il romance contemporaneo che racconta di donne comuni e di sentimenti intrisi di un profondo realismo.

'Io voglio viverti. Non sei un capriccio, non sei una scommessa con un amico.'







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