mercoledì 23 dicembre 2015

Recensione - NEL CUORE DI UNA DONNA di Chiara Albertini

Oggi recensisco il romanzo di Chiara Albertini dal titolo "Nel cuore di una donna".
Per la prima volta in quasi 4 anni mi trovo un po' in difficoltà, non sono solita esprimere pareri poco positivi su un romanzo, non mi piace farlo e, prima di pubblicare questa recensione, ho chiesto all'autrice se volesse o meno il mio parere, ma Chiara si è dimostrata una scrittrice matura e seria nel desiderarlo ugualmente.
Premetto che non sarà una recensione negativa, perchè questo blog preferisce non affossare gli autori che spendono sudore e impegno nei propri testi, cercherò di essere il più possibile obiettiva e oggettiva, in quanto è un romanzo particolare con parecchi spunti di riflessione.

 






SINOSSI: Ci sono verità difficili da rivelare, verità scomode a cui ci si vorrebbe sottrarre, verità amare che fanno così male da non riuscire nemmeno a scriverle nero su bianco... perché significherebbe viverle nuovamente, riflettersi in loro una seconda volta.
E a nulla serve riconoscere che il cuore ha infinite ragioni, a volte taciute, altre sussurrate, altre ancora rivelate, quando le si scoprono in balia del destino: "lui" è una forza più grande, a cui non si può sfuggire.











Susan e Beth sono due sorelle con un passato difficile alle spalle, un passato segnato dalla violenza famigliare.
In un giorno come tanti altri, alla soglia dei sessant'anni, una vecchia fotografia che ritrae Susan bambina in compagnia della sorella sul dondolo di casa sarà l'input per far affiorare tutto il rancore, il dolore e la delusione di un'infanzia trascorsa nel silenzio e nell'acredine.
Come una pellicola, la vita della donna si riavvolgerà e si rivedrà ragazzina, costretta a subire le angherie e le ingiustizie di un padre-padrone. Il quotidiano di Susan, ora, è molto diverso: ha due figli e un marito che ignorano il suo passato, cui ha fatto credere di essere orfana.
La visita della sorella Beth riporterà tutto alla luce e la confessione sulla salute precaria della madre travolgerà Susan, precipitandola in un baratro di sensi di colpa da cui potrà riaffiorare solo affrontando i propri demoni.
Riuscirà Susan a perdonare la madre? Riuscirà a essere finalmente sincera e a ricomporre gli ultimi tasselli della sua vita che conducono alla vera felicità?    

Questo è un romanzo dalle indubbie tematiche scottanti, che affronta temi di una sconvolgente attualità e lo fa puntando l'obiettivo sulla figura della donna. La violenza percorre come un fantasma silenzioso tutto il testo, mettendoci a parte di una famiglia in cui il silenzio e l'omertà l'hanno fatta da padrone.
I flashback, che si presentano dopo poche pagine, catapultano il lettore nel fulcro della vicenda svelandoci luci e ombre di un passato affogato nell'ingiustizia, commuovendoci e facendoci rattristare per l'infanzia negata di due tenere bambine.
Ho apprezzato questo passaggio ma, proprio per la tematica importante ed estremamente delicata, avrei gradito si riservasse maggiore spazio ai primi anni di vita delle due ragazze. Essere catapultati nel passato e in dinamiche famigliari soffocanti aiuta il lettore a comprendere il disagio che ha accompagnato Susan, ma non del tutto. Avrei voluto saperne di più, scoprire il percorso delle due bambine che le ha condotte a prendere strade diametralmente opposte, avrei voluto capire come una sorella possa perdonare una madre assente e l'altra, invece, condannarla senza possibilità di replica, cancellandola addirittura dalla propria esistenza.

 



'Susan era così. O la si amava o la si odiava. Con lei non esistevano sfumature, mezze misure. Se qualcuno avesse dovuto ritrarla o dipingerla, l'avrebbe immaginata su una tela dalle lineee marcate, decise, dalle tinte calde, accese dai colori contrastanti, prepotenti. Susan era così. Orgoliosa, ostinata, esigente, a volte invadente e prepotente con le persone che amava, con la sua famiglia.'






"Nel cuore di una donna" è un libro importante dal punto di vista psicologico che ci mostra una protagonista ferita nel profondo, incapace di affrontare la vita a viso aperto, ci mostra una donna che ha deliberatamente mentito al marito e ai figli per anni, sino a ritrovarsi con le spalle al muro. 
Non ho compreso appieno la decisione improvvisa di Susan di lasciare figli e marito per partire, dall'oggi al domani, con la sorella per l'Inghilterra, soprattutto dopo aver dovuto svelare al compagno le menzogne su cui ha costruito la loro storia. Ho trovato questo passaggio superficiale per una donna di sessant'anni, forse scusabile dal fattore psicologico di cui sicuramente Susan soffre, ma un tantino forzato. Anche il marito che prende e se va da casa, dopo aver saputo la verità, per riparare dai figli, non è credibile: un padre di famiglia difficilmente coinvolgerebbe i figli di fronte a verità tanto sconvolgenti, per lo meno non nell'immediato. 
L'ambientazione è chiara in alcuni punti e appena accennata in altri, ho apprezzato la descrizione relativa all'Inghilterra, il viaggio in treno delle due sorelle è molto interessante. La scrittura si fonda soprattutto sull'introspezione, sulle riflessioni delle due donne, sul loro percorso di vita. Trovo che questo sia un testo congeniale per un'opera teatrale proprio per come è strutturato: poche ambientazioni, dialoghi e scenografie degni di una vera e propria rappresentazione.
Le tematiche trattate sono: le dinamiche famigliari, la menzogna, la figura della donna in tutte le sue sfacettature, il rancore, il risentimento, la violenza domestica, la morte, l'omertà, il riscatto e il perdono.
Temi importanti senza ombra di dubbio, ma da trattare più a fondo. Avrei allungato almeno di una cinquantina di pagine per mostrare appieno il percorso interiore di Susan. Consiglio anche il supporto di un editor professionista per rendere al meglio alcuni passaggi, togliere eccessive ripetizioni che alla lunga stancano il lettore e rendere più dinamici i capitoli.


"Nel cuore di una donna" è la storia di un riscatto. E' un libro che narra di donne ed è un libro per le donne, è la storia di due sorelle costrette a crescere troppo in fretta, separate da due percorsi di vita paradossalmente opposti. E' una vicenda che racconta del perdono e dell'espiazione e che ci insegna che non è mai troppo tardi per aprire la porta alla felicità e liberare il cuore dalle catena del passato.  
Lo consiglio a chi cerca in un romanzo una storia introspettiva, a chi ama scavare sotto la superficie, a chi cerca un libro che tratta temi difficili, attuali che fanno riflettere. 
Questo è un romanzo che merita attenzione proprio per gli argomenti trattati, è qualcosa di diverso nel solito panorama emergente costellato di amori e tradimenti, per questo spero che Chiara faccia tesoro dei miei consigli. Il potenziale c'è, la storia è buona, servono solo alcuni aggiustamenti che l'esperienza sicuramente le fornirà.
In bocca al lupo!

'Susan pensò a quanto fosse strano chiamare un fiore così tenero e fragile come qualcosa di così forte e potente, a quanto fosse strano che proprio il cuore, un muscolo così forte e importante, fosse il centro delle proprie debolezze, a quanto il suo cuore fosse come quel fiore, un dolce dente di leone.'
  
 
     

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