giovedì 3 settembre 2015

Recensione - PARADISE VALLEY - LA RESA DEI CONTI di Patrizia Ines Roggero

Oggi torno a parlarvi della saga romance "Paradise Valley" di Patrizia Ines Roggero, autrice che stimo, che adoro e che ho avuto l'immenso piacere di ospitare nel mio blog.
Avevo già recensito i precedenti capitoli("Paradise Valley - Il destino e l'amore" e "Paradise Valley - Gelosia e orgoglio") e ora finalmente mi accingo a concludere questa fantastica serie con il volume conclusivo dal titolo "Paradise Valley - La resa dei conti".







SINOSSI: Da quando Jonathan ha scoperto la verità sulla morte del padre e del nonno, la sete di vendetta non gli da pace. La visita alla sua famiglia, nella miseria di Pine Ridge, alimenta ancor più il bisogno di farsi giustizia e questo porterà a conseguenze che cambieranno ancora una volta il corso della sua vita.
Tra sparatorie, risse e tranelli, riusciranno Jonathan e Abigail a riscoprire l'amore di un tempo?














Livingston 1890. Jonathan Shelley ha lasciato la città dopo il rifiuto di Abigail, ora fidanzata con Steve, il cugino del giovane. 
Ignora che la donna sia nuovamente incinta e di un figlio suo. Vorrebbe solo dimenticare un amore che lo ha logorato, turbato e sconvolto, ma la ragione a volte non segue il volere del cuore e, ancora una volta, il giovane farà ritorno a Livingston. Sulle spalle, porta un duro fardello legato al passato della propria famiglia, un passato imbrattato di sangue che non può più essere mondato.
Cosa accadrà quando i due innamorati si rincontreranno? Riusciranno a mettere da parte i rancori e tentare di avere un rapporto civile? La fiamma della passione si è estinta o è pronta a bruciare al primo sguardo?

L'ambientazione come sempre è impeccabile. Ritroviamo le praterie irrorate dai raggi del sole, le notti al chiaro di luna, i profumi e i colori della Valley e la pozza che le lettrici non hanno dimenticato.
Anche la caratterizzazione dei personaggi è come sempre esaustiva. Ritroviamo un'Abigail che si fa amare un po' di più dal lettore e, in un certo qual modo, riscatta il proprio comportamento. Ora è una donna più matura, capace di decidere quale strada seguire e di lottare per il futuro dei propri figli.
Jonathan si è creato un posto speciale nel mio cuore, lo considero uno di quei protagonisti indimenticabili assieme a Shura de "il cavaliere d'inverno" e Seth di "Ritratto di donna in cremisi". Impossibile non restarne ammaliate, non lasciarsi conquistare dal suo carattere impulsivo, dal suo fisico prestante e dai suoi occhi magnetici. Più di una volta avrei voluto entrare nel libro e pizzicare il braccio a Abigail per costringerla a vedere ciò che aveva innanzi.
Ho apprezzato anche il personaggio di Ruth e di Silas, come già avevo anticipato nelle precedenti recensioni, ma è Steve a essersi dimostrato una vera e propria rivelazione, mai l'avrei immaginato, ma non aggiungo altro per non fare spoiler. 


 
'Si domandò perchè dovesse essere sempre tutto così difficile. Gli ultimi diciotto anni della sua vita non erano stati affatto semplici. Aveva vissuto un susseguirsi di vicende che avrebbero messo a dura prova chiunque, eppure lui si era rialzato, combattendo contro la voglia di finire come tanti altri, annegando in una bottiglia di pessimo whisky, nella desolazione della riserva.
Ora si domandava a cosa fosse servito fare tanta strada per ricominciare la sua vita da capo, se non poteva trovare la pace, nemmenno lì, dove aveva creduto di poter vivere in serenità.




La scrittura è evocativa, ipnotica, non si può andare a dormire senza prima aver concluso questo romanzo. L'autrice ci prende per mano dal prologo all'epilogo, tutto torna in questo ultimo volume, tutto ha un senso. 
"Paradise Valley - La resa dei conti" è un romanzo a tutto tondo con tematiche importanti come: l'avventura, la passione, la famiglia, la maternità, il mistero, l'ingiustizia, il riampianto, il rimorso, il coraggio e le differenze sociali.
Patrizia mette in luce in questo terzo capitolo il mondo Lakota e in particolare il massacro di Wounded Knee. Mi ha sconvolto una scena in particolare, quella che si svolge in una chiesa, in cui ci viene proposta la contrapposizione tra uno striscione dedicato alla pace in terra fra gli uomini e, sul pavimento della cappella, i corpi innocenti dei nativi assassinati.
Interessanti anche le nozioni mediche legate alle cure che si applicavano in quegli anni e agli interventi sui pazienti feriti nelle sparatorie.
C'è molta suspense, violenza e azione in questo libro: inseguimenti, sparatorie, imboscate; forse è il capitolo pià dinamico dei tre, ma una nota di merito devo sicuramente farla all'erotismo palpabile nel libro, alla passione travolgente che colpisce i protagonisti e che ci sembra di toccare con mano sino a farci tremare le gambe.
Ho apprezzato la morale insita nel testo legata al rapporto fraterno, al potere della famiglia e del perdono che unisce anzichè dividere.
La paticolarità di questo romanzo è che è un romance, ma il lettore se ne dimentica per tutta la lettura. Ho sofferto per Jonathan fino alla fine e non immaginavo come potesse concludersi la vicenda.





'Cos'era successo a quei due ragazzi e perchè, nonostante la paura di amarlo, non era mai riuscita a cacciarlo via dai suoi pensieri? Anche adesso che, in teoria si trovava a un passo dall'altare sul quale avrebbe dovuto sposare un altro, le era impossiible non sentirsi legata a Jonathan.'









Una storia d'amore, di passione, di coraggio e di giustizia. L'incontro di due giovani appartenenti a mondi diversi ma che si somigliano più di quanto immaginano, l'amore farà da collante e niente sarà più in grado di dividere le loro anime, neppure la menzogna.
L'autrice la paragono a un maestro che con innegabile talento ha diretto musica, figuranti ed esterni in un grande capolavoro del romance storico. Ha saputo disporre ogni tassello con minuzia e arguzia sino all'incalzante finale.
Da leggere e custodire in libreria. 

'Lui rappresentava quella parte di sè senza la quale vivere, ora, sarebbe stato impossibile.'

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