lunedì 7 settembre 2015

INTERVISTA A ORNELLA CALCAGNILE


Ciao Ornella, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.

Grazie mille per avermi accolta sul tuo blog, Linda.
Di me posso dire che sono sempre stata un tipo creativo, se qualcosa mi stimola prendo e pratico. Tra i miei ultimi esperimenti ci sono fimo e composizione di bracciali. Purtroppo, per ragioni di impegni e spazio, queste ‘ispirazioni’ non durano mai a lungo ma è bello mettersi alla prova e riuscire nello scopo. Mi capita di voler fare tante cose e non avere tempo per tutto ciò che mi piace, la giornata dovrebbe allungarsi di ore. Per il resto sono una persona riservata, altruista e dipendente dal caffè! 


Il diploma all’Istituto D’Arte e la laurea in Scienze della Comunicazione. Quando si accende in te la scintilla della scrittura? 
 
La creazione di storie mi accompagna proprio dalle superiori, quando abbozzavo fumetti per diletto. Crescendo, ho abbandonato il disegno e cercato di esprimermi in altro modo così prima ho iniziato associando testo a immagini, poi ho capito che la mia strada era un’altra e mi sono orientata sulla scrittura pura. 


Hai lavorato anche come copywriter. Cosa ricordi di questa esperienza?

Una bella esperienza, anche perché in ufficio c’erano amici più che colleghi e superiori. Ho imparato tanto, approcciando a vari tipi di testi dai tutorial sul riciclaggio e il risparmio a testi turistici. Ero portata soprattutto per le elaborazioni creative e la sensazione più bella me la diede il vedere alcuni miei slogan su una rivista di annunci. Mi sarebbe piaciuto continuare in quel settore.

Assieme a Elena Serboli offri il servizio di editing con “Testo errante”. Parlacene nel dettaglio per eventuali autori interessati ai vostri servizi. 

Elena e io con “Testo Errante” miriamo a perfezionare i testi e ad aprire gli occhi agli autori che dopo scrittura e rilettura divengono ciechi dinnanzi ai propri errori.
La prima fase, la correzione, si concentra su grammatica, sintassi, punteggiatura, refusi ed errori di battitura, quindi ci si focalizza proprio sulla stesura, evidenziando anche i passaggi migliorabili o confusi. La seconda fase riguarda trama e personaggi, si ricercano possibili lacune e incoerenze, sottolineando punti di forza e debolezza. Lavoriamo portando avanti almeno tre riletture del testo e ci alterniamo perché quattro occhi e due menti offrono un quadro più completo.
A volte, possiamo sembrare eccessivamente critiche ma questo è il nostro compito, non agiamo per simpatia o per antipatia e se un autore ci fornisce un testo che presenta più problematiche è nostro dovere farle notare tutte, anche se può essere spiacevole. 


Gestisci personalmente il blog “Peccati di Penna”. Di cosa si occupa nello specifico? 

“Peccati di Penna” prima di tutto è espressione di una mia passione e un mezzo per dialogare con altri accaniti lettori. In seguito, anche grazie ai social, ho deciso di dedicare più spazio possibile agli emergenti in cerca di visibilità e di un angolino dove presentarsi. Attualmente il blog si avvale dei principali social e la condivisione dei post, soprattutto delle recensioni, è molto ampia. Tra i servizi offerti vi sono: segnalazioni, recensioni, interviste, blog-tour e rubriche mirate a dare visibilità come “Pagina69” e in futuro, chissà, magari avrò altre idee.

Nel 2013 esordisci con il romanzo urban fantasy “Helena”. Daccene un assaggio. 

[...] «Piccola, ma quel segno? Quello sulla mano, intendo», disse indicandola con aria seria.
«Non sono affari tuoi!», risposi alterata, non mi piaceva la sua invadenza e, inoltre, mi feriva ricordare, spiegare e dire i fatti miei a un perfetto sconosciuto. Quella cicatrice non faceva male fisicamente, ma psicologicamente aveva un grande impatto su di me. Sam prese le mie difese e gli ribadì, con toni più bruschi, di non prendersi troppa confidenza, ma a quel punto il biondino esplose e avvertii una certa tensione nella sua voce. «Ragazzino stai calmo! Noi sappiamo molte più cose di quante ne sappiate voi tre messi insieme. Vi state portando dietro un bel bagaglio di guai, lo sapete?». Quelle parole destarono interesse e preoccupazione in me e nei miei fratelli.
«Ho capito chi è la ragazza: è Cornelia Call, ricercata per omicidio ed evasione. Ma non è questo il problema principale: è stata marchiata…»
«Di cosa stai parlando?», domandò prontamente Brian.
«Non sapete proprio nulla?», osservò quasi divertito Jason.
Sam e gli altri divennero sempre più impazienti e gli intimarono di continuare senza perdersi in troppe chiacchiere.
«Quello è il segno che una casata di vampiri usa per segnare i loro futuri partner. Non a caso è un morso dato sull’anulare sinistro. È raro trovarlo su qualcuno, ma evidentemente la famiglia vuole spandersi negli ultimi tempi. Il vampiro che l’ha marchiata tornerà per farla sua. Sto parlando della dinastia inglese dei Williams, la più antica d’Europa. È di origini nobili, tiene molto alla selezione dei compagni, perciò tende a marchiarli come se marcasse il territorio e, se i membri hanno deciso per Helena, niente potrà fermarli», spiegò Jason.
Sentendo quella storia, mi mancò il fiato. Rimasi come inebetita, non riuscivo ad accettare di essere predestinata a un vampiro, era pura follia.
«Perché non l’hanno portata via sin dall’inizio?», domandò Brian, l’unico che era riuscito a mantenere il sangue freddo.
«Strano, certo. Credo che sottopongano i prescelti a una prova, a un loro macabro gioco. Insomma, li testano prima di appropriarsene», suppose Jason.
[...]

Nel 2014 pubblichi il racconto “Black The Hunter”, spin-off di “Helena”, seguono il racconto horror “È la mia natura” e il racconto urban fantasy “Spicchi di luna”. Perché l’urban fantasy? 

  L’urban fantasy ha ribaltato la mia visione dei vampiri, delle creature soprannaturali, e credo che più che scegliere questo genere sia stato il genere a scegliere me. La mia mente elabora in chiave urban fantasy e horror, unendo talvolta il tutto nel dark fantasy. Seguo semplicemente l’ispirazione.   

Nello stesso anno esce il romance contemporaneo “Fil Rouge”. Di cosa si tratta?

"Fil Rouge" riprende una leggenda orientale che ho cercato di imprimere nel mio romance anche se con semplicità, ironia e un pizzico di ‘piccantezza’.
La leggenda sostiene che tutti noi nasciamo con un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra, filo che ci lega alla nostra anima gemella. Non importa quanto tempo e quali avversità separino le anime ai capi del filo, perché esso non si romperà mai e niente e nessuno potrà impedire alle due metà affini di unirsi.
"Fil Rouge" è un romanzo che aspira a regalare sorrisi, attimi di passione e tenerezza. Non eccede nel melenso e neanche nell’erotico. Con questo testo mi sono messa alla prova con un genere nuovo e nonostante tutto sono soddisfatta di aver portato a termine anche questo progetto. Finire un componimento è comunque un’impresa. 


Nel 2015 pubblichi i racconti urban fantasy “La dannazione della sirena” e “Il tocco dell’aldilà”. Racconto Vs Romanzo chi la vince?

Per ora ho pubblicato più racconti perché sono di più di facile gestione sia in stesura che in revisione ma nel cassetto ho tanti romanzi, completi o da ultimare, che aspettano revisione o attenzioni che però non riesco a dare. Non c’è un vincitore tra le tipologie di testo, per me camminano di fianco anche perché non importa la lunghezza di un’opera ma ciò che trasmette.


Conosciamo da vicino “Il tocco dell’aldilà”. Cosa troveranno i lettori al suo interno? 

 L’attualità unita al passato. Nel “Il tocco dell’aldilà” riprendo leggende un bel po’ datate del territorio campano utilizzandole per una storia che unisce urban fantasy, paranormale e horror.
La storia inizia con uno spaccato di quotidianità, amicizie e social, poi sfocia nel dramma, nel mistero e infine nel soprannaturale. La protagonista non avrà vita facile. 




http://www.amazon.it/Il-Tocco-dellAldil%C3%A0-Ornella-Calcagnile-ebook/dp/B00ZO3PD1Y



Qual è stato l’input per questo racconto? 

“Il tocco dell’aldilà” è nato per un concorso, non ricordo neanche più l’origine dell’idea. Prima era ambientato tra Napoli e Odessa, poi sentendo una notizia alla TV che parlava di un prodotto legato alla tradizione del beneventano con tanto di riferimento alle streghe e all’albero di noce, ho avuto l’illuminazione per migliorare il testo e italianizzarlo. Quindi è stato un input diviso in due parti: concorso e notiziario. Le idee arrivano per induzione o per ispirazione, talvolta da entrambe le parti. 

Quali tematiche affronti e quale messaggio vuoi trasmettere al lettore? 

“Il tocco dell’aldilà”, in quanto racconto urban/horror, più che una morale nasconde un’avventura, ma dal testo si può evincere che i bei rapporti e le unioni possono esistere anche a distanza e che fascino e mistero non sono per forza celati in luoghi lontani, anzi, spesso si trovano sotto casa.

Hai qualche altro progetto in cantiere? 

Al momento in lavorazione ho "Helena 2", sto scribacchiando un romance e… avrei altre mille cose ma meglio procedere con calma. 

È stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo! 

Linda, grazie di cuore per la bellissima intervista, il piacere è stato tutto mio.

Per seguire Ornella   ORNELLA CALCAGNILE - IL MIO MONDO FANTASY

4 commenti: