martedì 30 giugno 2015

Segnalazione - IL RE DI PICCHE E LA REGINA DI CUORI - SECONDA PARTE di Angelica Cremascoli


Oggi torno a parlarvi di Angelica Cremascoli.
La settimana scorsa vi avevo mostrato il primo volume e ora passiamo al secondo dal titolo "Il re di picche e la regina di cuori - parte seconda".
339 pagine da divorare.








SINOSSI: La fuga a Las Vegas è servita a Engie per far luce su quello che vuole davvero. Ora il suo cuore può tornare a battere di nuovo per amore, ma purtroppo troppo tardi. Derek, ormai stanco dell'atteggiamento della donna, non l'ha aspettata ed è andato avanti. Engie però non si arrende e, spalleggiata dall'amica Brenda "Brownie" Brandi e dalla sua compagnia di ballo, si lancia in un tour in giro per gli USA che le permetterà, forse, di tornare ad essere la regina del cuore di Derek Heart.

DOVE TROVARLO:  http://www.amazon.it/Il-picche-regina-cuori-parte-ebook/dp/B00S30K8CO/ref=sr_1_sc_2?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1435311351&sr=1-2-spell&keywords=angelica+creamascoli










 Eccovene un assaggio!





[...]È una donna di parola, nell’accezione del termine meno letterale che esista. Con lei cadere nell’intrigo di fallaci, rassicuranti promesse è istinto naturale, l’ovvia conseguenza dello smarrimento che i suoi occhi grigi e il suo adorabile broncio provocano. Ti porta a pensar di avere tutto, pur non avendo niente, a credere nell’assurdo, quando dovresti abbracciare il tuo più crudo scetticismo, a sperare, perché l’alternativa sarebbe solo una dolorosa rassegnazione. Ci sono giorni in cui pensi di riuscire a strapparti dall’incantesimo delle parole, senti la dignità e l’orgoglio scalpitare, il sangue ribollire, la fame di verità ridestarsi, e ti tappi le orecchie, immobilizzi il cuore, ti accechi scappando. Ma poi torni. Con mestizia, vergogna, silenzi da riempire, vuoti da colmare, e il passo si fa più agile di quanto fosse la corsa, perché stai tornando da Lei, è Lei che ti sta aspettando alla fine di quell’umiliante strada. Da dove si comincia? Qual è l’infausto momento in cui perdi interesse per la tua vita e trovi un nuovo centro attorno al quale ruotare?[...]




L'AUTRICE: Nata nel 1991, in provincia di Milano, ha scoperto sin da piccolissima quanto gli scaffali di una biblioteca avessero da regalare. Ci si nascondeva per nascere altre mille volte, a vivere altre mille vite, tra le pagine profumate di polvere che sfogliava, avida, rapita dall'idea che, un giorno, avrebbe potuto trovare il suo stesso nome scritto su una copertina.
In quella biblioteca, su quelle pagine, c'era una bimba che imparava a sognare.
Diplomata in lingue, attualmente frequenta l'ultimo anni della facoltà di Comunicazione Interculturale all'università Bicocca di Milano. Tra i suoi progetti rientra una specializzazione in Teorie e tecniche della comunicazione, in Italia o a Londra, dove il suo cuore ha trovato asilo. è, infatti, appassionata di storia inglese, in particolare di tutto ciò che riguarda l'epoca Tudor e la Golden Age Elisabettiana, grazie a scrittrici quali Alison Weir, Philippa Gregory e Carolly Erickson.
Finito il liceo, ha sentito anche la necessità di continuare con lo studio della filosofia, anche se da autodidatta, che le ha permesso di conoscere l'ineguagliabile genio di Nietzsche e gli irresistibili pensieri di Spinoza e Schopenhauer.
C'è chi la considera eccessivamente nerd, ma lei tende a definirsi soltanto piuttosto curiosa.
Alla domanda "cosa vuoi fare da grande?" ha sempre risposto "libri". Scoprirli, leggerli, scriverli. Come se fosse la cosa più scontata del mondo. Come se, in realtà, non avesse alternative. E, adesso che grande lo è diventata, ha esaurito le scuse per non provarci davvero.

lunedì 29 giugno 2015

INTERVISTA A ELENA RUSSIELLO



Ciao Elena, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.

Ciao Linda e grazie per avermi ospitata qui. Sono molto felice e onorata! Ho ventisette anni e vivo a Roma da sempre. Sono una ragazza normale, sognatrice ed idealista. Adoro leggere, l'ho sempre fatto fin da piccola. Insieme alla lettura è nata la passione per la scrittura. Quando c'era un tema da fare a scuola io ero sempre la più contenta. Ero un vulcano di idee.

Il diploma come ragioniere e perito commerciale e il lavoro. Dove trovi il tempo per scrivere e come si è accesa in te la scintilla della scrittura?

Ho sempre lavorato, fin da quando sono uscita dal liceo. Ho provato ad andare all'università ma studiare e lavorare mi era impossibile e dovendo scegliere ho scelto il lavoro. Poi due anni fa per riduzione di organico sono stata licenziata e da allora ho ripreso in mano un vecchio scritto, una cosa che avevo cominciato anni prima, e non mi sono più fermata.

Dichiari: ‘Qualsiasi cosa succeda dalla vita non bisogna mai arrendersi.’ Approfondiamo questo concetto.

Assolutamente sì. Credo sia la cosa più importante, se ti arrendi è finita, smetti di vivere davvero. Credo che a tutti sia capitato un periodo no, quello buio da cui non sai se sarai in grado di rialzarti. Ecco, io ho puntato su questo. Ho basato questa Saga su dei temi forti, dosati essendo all'interno dei romanzi rosa, ma che vogliono lanciare questi messaggio. Anche il nome della Saga "Live" è stato pensato di proposito.

Quale libro riposa sul tuo comodino e qual è il libro dal quale non ti separeresti mai?

Ho appena finito di leggere la trilogia della Malpas, e devo dire che ne sono rimasta piacevolmente sorpresa. Credo sia il più bel libro che ho letto di quel genere. Il libro dal quale non mi separerei... non lo so, però ti posso dire che mi è capitato di rileggere più volte i libri della Lynn e della Hoover. Forse loro non potrebbero mai mancare nella mia libreria.

Gestisci il blog “Lo scrigno delle passioni”, collegato all’omonimo gruppo Facebook. Di cosa si occupa nello specifico?

Tutto è nato per gioco. Elisa Locatelli un giorno mi ha scritto dicendomi se volevo amministrare con lei il gruppo ed io ho accettato. Non sapevo nemmeno da che parte cominciare, poi però ho preso il via e non mi sono fermata :) Il gruppo e il blog nascono con l'intento di creare uno spazio senza sgambetti e litigate, dove le autrici, le lettrici ma in generale tutte le persone appassionate, si confrontano e si ritrovano. Con il tempo poi sta diventando un gruppo di sostegno, di aiuto. Da autrice so quanto è difficile farsi conoscere e non tutti sono disposti ad aiutarti. Ho deciso di provare a farlo io, mettendo anche da parte me e miei libri e provando a creare gare e interviste. Credo sia importante prima di conoscere l'autrice, conoscere la persona.

Partecipi al concorso letterario indetto dalla Panesi Edizioni con il racconto “Quando meno te lo aspetti”  e la tua opera viene inserita nell’antologia “Racconti di Primavera”. Cosa ricordi di questa esperienza?

E' stato il primo concorso a cui ho partecipato ed ero emozionata e in ansia. Speravo di riuscire a vincere ma dall'altra ero sicura di non farcela. Quando poi ho visto il mio nome tra i vincitori ho cominciato a saltellare in giro per casa :) Ho scritto quel racconto in una settimana, ma poi l'ho dovuto riadattare perché era più lungo di quello che richiedevano loro. Modificarlo è stato un po' più difficile, ma devo ammettere che sono davvero soddisfatta!

Nell’agosto 2014 esordisci con il primo volume della saga “Live” dal titolo “Ricomincio da me”. Di cosa si tratta?

E' la storia di una vita. Una ragazza che crede di avere una vita felice, perfetta e che in poco tempo viene distrutta. C'è una parte reale, romanzata e l'altra di fantasia. In ogni mio racconto troverete una parte di me :) Già leggendo la sinossi (e sono una frana a scriverle) si capisce la lotta interna che la protagonista, Elly, ha per riuscire a superare il passato e vivere non solo il futuro, ma soprattutto il presente.

E nel settembre dello stesso anno esce il secondo volume “Aspettavo noi”. Daccene un assaggio.

"Aspettavo noi" quella che io definisco la mia sfida personale. Mettermi nei panni di un uomo e raccontare le sue paure, il rapporto con una ragazza, con la famiglia e con gli amici. Tutto ruota attorno a lui, ho fatto sì che non ci fossero troppe ripetizioni con Ricomincio da me ma che si avesse la sensazione di leggere una storia diversa ma parallela alla prima.

Nel gennaio 2015 pubblichi il terzo volume “Il mio inizio e la mia fine.” Parlacene.

Questo romanzo non doveva esserci. Sara e Tommaso dovevano essere solo una spalla per i personaggi di Elly e Riccardo, ma poi mi sono detta: cavolo loro sono fantastici! Ed eccoli qui, con un passato tutto loro, con una forza, un carattere e uno stile di vita diverso dai loro amici. Mi spaventava soprattutto il personaggio di lui, perché Riccardo era stato definito da alcuni l'anti-protagonista, diverso da quelli che di solito si leggono, e pensavo che Tommaso non reggesse il confronto. Mi sono ritrovata invece con delle fan sfegatate di Tommaso, che volevano altre storie su di lui.

E in aprile esce il volume conclusivo “Stai con me.” Cosa troveranno i lettori al suo interno?

E' la fine, la degna conclusione al percorso dei miei personaggi e al mio. Sentivo che era giusto per me scrivere questa storia e vi lascio immaginare le lacrime, anche durante i ringraziamenti. Anche dopo questo alcune persone mi hanno chiesto ancora di più, vi lascio indovinare su chi. Vi svelo che mi avete convinta, quindi aspettatevi il ritorno di qualcuno.



http://www.amazon.it/Stai-me-Live-Vol-4-ebook/dp/B00W19QY8K


Perché una saga e perché il romance?

L'idea della Saga è venuta mentre scrivevo il finale del primo romanzo. Ho giurato a me stessa che se fosse andato bene "Ricomincio da me" avrei continuato e così ho fatto. Ho dato il giusto spazio a tutti. Ho preferito scrivere quattro libri piuttosto che scriverne uno di 500 pagine e poi fare “casini”. Mi conosco ahahah
Credo che avendo letto così tanti romanzi rosa mi venga naturale :)

Quale messaggio hai voluto trasmettere e quali tematiche affronti?

A costo di fare mega spoiler ve lo dico :) Nel primo la tematica è quella dell'aborto e del tradimento, nel secondo dell'alcool e della morte, nel terzo dell'abbandono e nell'ultimo della fiducia.
Il messaggio come vi dicevo è: Qualsiasi cosa succeda nella vita, vivi.

Hai qualche altro progetto in cantiere? 

Come ti ho accennato prima intanto aspettatevi un ritorno :) A settembre pubblicherò una commedia leggera dal titolo "Un principe quasi azzurro". Vorrei anche scrivere un racconto di Natale, sarebbe carino no? E per ultimo c'è un romanzo di cui non svelo nulla... Insomma potrete sentire parlare ancora di me ahahahah

E’ stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo per tutto!

Grazie a te, Linda. E' stato un immenso piacere!

Per seguire Elena  ELENA RUSSIELLO

venerdì 26 giugno 2015

BIGLIETTO DI TERZA CLASSE di Silvia Pattarini

Oggi vi presento un romanzo che mi ha commosso, conquistato, entusiasmato e del quale serberò sempre un bellissimo ricordo.
Sono tanti gli spunti di riflessione che questo libro offre e cercherò di prenderli in esame uno a uno.
Oggi conosciamo insieme "Biglietto di terza classe" di Silvia Pattarini, un'autrice che stimo moltissimo.








SINOSSI: Lina è una ragazza di vent'anni che agli albori del '900 emigrò in America in cerca di fortuna. Il lungo viaggio per mare sul bastimento, con destinazione New York. Le paure durante la traversata, in terza classe, giù nella stiva, con emigranti che fuggivano dalla disperazione alla ricerca di una vita migliore. Il Nuovo Mondo, gli umilianti controlli sull'isola di Ellis, chiamata dai migranti "l'Isola delle lacrime". La nuova vita da cittadina americana. Le difficoltà, le lotte per i diritti delle donne e contro lo sfruttamento minorile. I pericoli e le avversità da affrontare. Infine l'amore, ma per questo ci sarà un alto prezzo da pagare. 








1903. Lina è una giovane donna che vive in Valtrebbia, nel piacentino. La vita non è semplice per lei, affetta da un handicap alla gamba che le impedisce di vivere una vita come quella delle sue coetanee, ma Lina è una ragazza forte e intraprendente ed è riuscita a trasformare questa limitazione in un'opportunità. 
Cresciuta dalle suore, ha imparato l'arte della lettura, merce piuttosto rara dalle sue parti, ed è diventata la 'letterata' del paese: un vero e proprio punto di riferimento per i compaesani quando giungono lettere dai parenti lontani, residenti oltreoceano.
Anche Lina vorrebbe andarsene dall'Italia, come ha fatto la sorella, e riparare in America dove tutto appare roseo e il futuro non fa paura. L'occasione giunge quando la ragazza inizia a lavorare in Filanda e conoce due donne decise a compiere il Grande Passo. Lina decide di partire con loro e ha inizio la sua avventura.
Riusciranno le tre donne a raggiungere Genova e imbarcarsi per l'America? Cosa riserverà loro la traversata oceanica? E, una volta giunte a destinazione, cosa faranno? Come vivranno?





'Ma che ne sapevano loro del suo dramma interiore? Che ne sapevano loro di cosa significa restare zoppa a dieci anni e delle umiliazioni che aveva subito dalla gente per quel suo modo strambo di camminare? Quando passi per strada la gente che non ti conosce ti guarda curiosa e chi ti conosce finge di non vederti per non salurti!'




La scrittura di Silvia è fluida, scorrevole, mi ha colpito innanzitutto il primo capitolo che funge in qualche modo da prefazione: attraverso le parole dell'autrice stessa scopriamo l'input che l'ha condotta a scrivere questa bellissima storia di lotta e di speranza.  Mi ha ricordato i pomeriggi che solevo trascorrere con nonna quando anche io, come l'autrice, rovistavo nei suoi cassetti per gioco ed è proprio in uno di questi che Silvia scoverà un vecchio biglietto di terza classe. La particolarità di questo incipit sta soprattutto nel lessico, il dialogo con la nonna è tipico, caratteristico, condito dal dialetto, le parole storpiate dal gergo comune come 'ciugam' e 'Meriche', rendono queste pagine realistiche: un'istantanea purissima di una generazione che non si dimentica.

L'ambientazione è assolutamente perfetta, mirabile e accattivante ma soprattutto meticolosa, attenta al dettaglio. Si nota il lavoro di ricerca compiuto dall'autrice, a partire dalla realtà contadina in cui vive la protagonista, al suo arrivo a Genova in cui descrive le emozioni nel vedere il mare per la prima volta, ai tramvai misteriosi e sconosciuti, ci accompagna per mano tra le stradine della città e insieme sfuggiamo alle insidie degli approfittatori.
E che dire dell'arrivo a Ellis Island, l'isola delle lacrime o della speranza? Della visione di Miss Liberty, ovvero la Statua della Libertà? Assistiamo strabliati assieme a Lina alla veduta dal Ponte di Brooklyn, all'East Rivers, ci aggiriamo nella 106° strada, conosciamo Harlem e la 104° strada e scopriamo la condizione in cui erano costretti a vivere gli italiani, quasi degli emarginati: gli americani non si immischiavano con loro e confinavano i loro alloggi in quelle vie, creando una vera e propria Piccola Italia.


 

'... mi sono avvicinata alla porta a vetri e ho capito, tanti corpi, alcuni in fiamme piombavano giù dall'alto. Più tardi i pompieri hanno cominciato ad allineare tutti quei giovani corpi martoriati lungo il marciapiede. Da allora faccio sempre gli incubi, non trovo pace. Ricordo il giorno dei funerali delle vittime italiane, anche il cielo era triste e piangeva sotto una pioggia scrosciante quei caduti innocenti. Fategli trovare pace, un po' di giustizia perchè tragedie simili non debbano pià accadere.'






Assieme alla potagonista compiamo la traversata oceanica e restiamo scioccati di fronte alle condizioni igeniche degli alloggi di terza classe, al trattamento riservato ai passeggeri, al rancio fisso a orari prestabiliti. In alcune descrizioni ho rammentato gli ebrei all'epoca dell'antisemitismo: emigranti costretti in stanzoni comuni senza la possibilità di lavarsi, di cambiarsi d'abito, soffocati da un odore nauseabondo. Silvia ci mostra persino il libro che veniva consegnato agli emigranti, una sorta di guida per i passeggeri con regole da rispettare e norme da non violare.
Procedendo nella lettura rammentiamo il baratto, allora in voga, una parola questa che, forse, avevamo dimenticato e che ritroviamo in queste pagine.
Uno dei temi trattati sapientemente è lo sfruttamento minorile: bambini costretti a lasciare la scuola per aiutare la famiglia, lavorando in fabbrica, costretti a nascondersi dalle ispezioni, istruiti a mentire, bambini che poi morivano di tubercolosi, lasciando soli genitori disperati e pieni di rimorsi che se ne tornavano in Italia a mani vuote.
Le condizioni di lavoro a cui è costretta la protagonista sono indegne: orari inflessibili, padroni rigorosi che facevano scontare anche la sedia su cui le operaie sedevano per lavorare, pur di non perdere il minimo guadagno.


L'idea della Pattarini è geniale, l'autrice non si attiene solo a narrare la storia di una donna e del suo percorso di vita, ma accompagna il lettore tra le pagine, ponendo la protagonista in luoghi e situazioni chiave che ancora oggi vengono ricordati. Assistiamo alla tragedia del 8 marzo, alla gara autombilistica più famosa d'America, al rito della Madonna del Carmelo, conosciamo la mafia siciliana, assaggiamo l'icecream e sfioriamo l'influenza spagnola.

 



'Basta saper guardare oltre ciò che si vede all'apparenza, coglierne l'essenza più profonda e lasciarsi condurre dai tratti ricamati dell'inchiostro indelebile, sbiadito, odoroso di muffa. Incredibilmente ci stupiremo di quante storie ha saputo raccontare e può tramandare ai posteri un vecchio biglietto di terza classe.'






L'amore è secondario in questo libro, ma esiste e strappa sorrisi, lacrime ed emozione.
Considero questo romanzo molto interessante anche da un punto di vista didattico per far conoscere ai nostri figli pagine di una storia che non hanno mai conosciuto, che noi non abbiamo conosciuto. Per mostrare il ruolo dell'italiano nella veste di emigrante, per ricordare le lotte, le difficoltà e la povertà in cui vivevano.

Questo è un romanzo storico vero e proprio, un libro importante, un affresco straordinario sulla condizione degli emigranti e sul loro coraggio. In una realtà disincantata, condita con sfruttamenti e ingiustizie, la protagonista lotta per la propria sopravvivenza e per un futuro degno di essere vissuto.
"Biglietto di terza classe" è la storia di fede e coraggio di una donna che non si arrende e combatte per la propria dignità. E' la storia di un viaggio pericoloso e di un sogno americano destinato a infrangersi contro le barriere di un tempo lontano che non regalava sconti a nessuno e molto spesso ne riscuoteva i debiti.
Consigliatissimo a chi vuole conoscere una pagina importante della nostra storia, a chi vuole affondare le mani nel passato e ricavarne un profondo insegnamento.

'Quanti segreti può celare o svelare un minuscolo pezzo di carta ingiallito, piegato in quattro e sgualcito dal tempo!'



giovedì 25 giugno 2015

Segnalazione - LE PATURNIE DI MISS MOON di Luca Casamassima e Fabiola Danese

Oggi vi segnalo un'uscita imperdibile scritta a quattro mani, due di queste appartengono a una cara amica e collega Fabiola Danese che ho già avuto il piacere di ospitare nel mio blog
Oggi vi presento il chick-lit"Le paturnie di Miss Moon" di Luca Casamassima e Fabiola Danese.
227 pagine da divorare! Ma andiamo a conoscerlo più nel dettaglio.






SINOSSI: Lei ha 29 anni, origine italiane e una gran voglia di lavorare in un giornale. Lui ha 35 anni, londinese doc e un giornale lo possiede. Lei ha un passato da cui scappare a gambe levate, Lui un presente che comincia a stargli stretto come il nodo delle sue cravatte firmate. E poi, tra Lui e Lei, c'è L'Altra, qualcuno che, con la sua navigata esperienza e le proprie farneticazioni, aiuterà Lei a convivere con il suo passato, cercando di non rovinarle troppo il presente. Lei non vive che di paturnie, Lui cercherà di portargliele via. Una colorata Notting Hill sullo sfondo, un amore giusto al momento sbagliato e una terapista/fata madrina tutto pepe. Gli ingredienti ci sono tutti, l'amore saprà fare il resto? Una divertente commedia sulle svolte sbagliate che una donna può permettersi prima di imboccare la strada giusta; perché, per ogni donna col cuore spezzato, ce ne vuole un'altra che il cuore non se lo fa spezzare più da un pezzo!

DOVE TROVARLO: http://www.amazon.it/paturnie-Miss-Moon-Luca-Casamassima-ebook/dp/B00Y75QOZE







Eccovene un assaggio!







 

[...] Non ci si poteva credere: lo stava facendo di nuovo, era riuscita a trovarsi un nuovo stronzo pronto a rovinarle la vita e la cosa più buffa era che gli stava concedendo anche di farlo in grande stile. Non c’è niente da fare, ci sono donne con l’insana propensione al disastro, le stesse donne che sembrerebbero possedere un radar per gli amori sbagliati, un radar che le fa finire a disperarsi e ad ingozzarsi di Nutella sul divano di casa propria. Ahhhh, l’amore e le donne… A volte, non ci si può proprio fare nulla. [...]













GLI AUTORI: 

FABIOLA DANESE è nata a Taranto il 09/01/1990. Diplomata al liceo dei beni culturali Archita da Taranto e laureata in Editoria e Giornalismo presso la facoltà di Lettere e Filosofia di Bari.
Autrice della raccolta di poesie “Tutta colpa di Cenerentola” (BookSprint Edizioni) anno 2013 e di numerosi racconti come “Quello che (non) so di te” compreso nell’antologia Obession 2, “Senza fare rumore”, compreso nell’antologia Ispirazione pura e molti altri (tutti i racconti sono stati pubblicati nel 2014) “La cercatrice di sogni”, pubblicato dalla Butterfly Edizioni (dicembre 2014) è il suo primo romanzo.




LUCA CASAMASSIMA Attualmente iscritto al corso di laurea in Scienze dell'educazione, nel 2007 pubblica la sua prima raccolta poetica per la casa editrice Il Filo. Attivo nel teatro sia come attore che come sceneggiatore, ha frequentato nel 2008-2009 l'Accademia di recitazione Fondamenta e dal 2009 al 2013 ha condotto un programma radiofonico sulle frequenze di Radio Kaos Italy. Dal 2013 gestisce il sito internet www.nongarantisco.it e nel 2015 dà l'avvio al suo canale Youtube. "Le paturnie di Miss Moon" è la sua prima esperienza nel campo del romanzo, e certamente il suo primissimo esperimento di scrittura 'a quattro mani'.


mercoledì 24 giugno 2015

Segnalazione - LE SOTTILI CRUDELTA' DELL'AMORE di Francesca Napoli

Oggi torno a parlarvi di un'autrice a cui sono molto affezionata, mi spiazzò e convinse leggendo il suo primo romanzo "L'inquitante urlo del silenzio" e ora torna in una veste molto diversa ma ugualmente accattivante.
Oggi conosciamo più da vicino "Le sottili crudeltà dell'amore" di Francesca Napoli.






 



SINOSSI: Adele è una ragazza bella, in gamba, determinata a realizzare i suoi sogni. Lasciata Napoli, la sua città, si trasferisce a Milano dove inizia a lavorare presso uno studio legale. È proprio durante le ore di lavoro che intreccia una splendida amicizia con Anita, donna e moglie che custodisce dentro di sé un grande dolore: quello di non poter diventare madre. Ben presto, però, l'incontro casuale tra Adele e il marito di Anita, Federico, cambierà le carte in tavola. L'uomo ha molti segreti da nascondere e, quando Anita scompare in circostanze misteriose e bigliettini minatori iniziano a comparire, Adele non ha più dubbi: qualcosa di torbido si cela sotto una patina di apparente perfezione. Francesca Napoli confeziona una sorprendente storia dal ritmo incalzante in cui l'amore svela il suo lato più oscuro e le passioni, vero motore dell'animo umano, si spiegano in tutta la loro incredibile ferocia.











Eccovene un assaggio!











L'AUTRICE: Francesca Napoli è nata il 16 Luglio del 1992 e abita a Villabate, in provincia di Palermo. Si diploma al liceo classico con la tesina: “Serendipità: fortunato accidente”. E’ iscritta alla facoltà di lettere e filosofia, curriculum classico ed è da sempre appassionata di lettura e scrittura. L’inquietante urlo del silenzio è il suo romanzo d’esordio, pubblicato con la Butterfly Edizioni. In seguito decide di tentare la via del self publishing pubblicando su Amazon “Le sottili crudeltà dell’amore.”