sabato 1 novembre 2014

Segnalazione - CON UN POCO DI ZUCCHERO di Chiara Parenti

Oggi vi presento con molto piacere una nuova uscita targata Rizzoli -Youfeel.
Chiara Parenti, che abbiamo già avuto modo di apprezzare con il romanzo rivelazione dell'estate 2014 "Tutta colpa del mare(e anche un po di mojto)", torna in libreria con un nuovo libro che si prospetta scoppiettante come il precedente.
Ma andiamo a conoscere meglio "Con un poco di zucchero".



SINOSSI:  A trent’anni suonati Matteo Gallo, aspirante scrittore senza soldi e senza speranze, è costretto a vivere con la sorella Beatrice e “loro”, Rachele e Gabriele, i due scatenatissimi nipotini. Nessuna delle tate finora ingaggiate è riuscita a domarli. Ma ecco che, come per magia, un pomeriggio di fine settembre, un forte vento che spazza le nubi dal cielo porta tata Katie.
Beatrice e i suoi bambini restano subito incantati da questa ragazza inglese un po’ stravagante e scombinata, che fa yoga, mangia verdure, va pazza per i dolci... e che con le sue storie fantastiche e i suoi giochi incredibili è in grado di cancellare l’amaro della vita. Matteo invece cercherà (o crederà) di sottrarsi al suo influsso: ma sarà tutto inutile, perché Katie compirà su di lui la magia più grande. Quella dell'amore.
Dall’autrice del romanzo rivelazione dell’estate 2014 “Tutta colpa del mare (e anche un po' di un mojito)” una nuova, divertente e supercalifragilistichespiralidosa storia d’amore, che fa rivivere il mito di Mary Poppins.


DOVE TROVARLO: http://www.amazon.it/Con-poco-zucchero-Youfeel-aggiustare-ebook/dp/B00P06IRA4/ref=sr_1_2?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1414776520&sr=1-2






Eccovene un assaggio! 



[...] Ogni volta che Tata Katie canta, un pettirosso muore.
L’altro giorno stava intonando qualcosa che assomigliava a Profumo di Gianna Nannini mentre cambiava lo hobbit piccolo che si era fatto la cacca addosso, quando il povero Paul ha cominciato a sniffarsi le piume verniciate sperando forse di soffocare e morire.
È così stonata che quando canta lei anche Eolo, il coyote del comandante Ferretti, si zittisce, rintanandosi spaventato nella cuccia con la coda tra le zampe. Lo stesso effetto ce l’ha pure sugli hobbit: dopo tre settimane che Tata Katie è qui con noi, devo ammettere che si fanno sentire molto meno. Ma solo perché ora si sente solo lei.
È rumorosa, goffa e pasticciona. Gli scienziati possono sentenziare quanto vogliono sulla teoria del caos e dell’effetto farfalla, ma tutte le loro pompose teorie non sono niente in confronto agli sconvolgimenti ambientali sul pianeta Terra scatenati da Tata Katie.
Da quando si è messa in testa di risistemare la camera dei bambini secondo le regole del Feng-Shui ‒ per rispettare i campi energetici della casa, dice lei ‒ credo che l’armageddon sia alle porte. Di sicuro, basta che Tata Katie sposti un abat-jour con la grazia che le è propria, per scatenare un’inondazione senza precedenti nelle Filippine.
È pericolosa, quella ragazza, io l’ho capito subito. C’è qualcosa dentro di me che mi ha messo in guardia fin dal primo istante. Saranno quegli occhi giganti, il sorriso da squinternata o la luce che emana il suo viso che sembra quasi illuminato dall’interno… Il fatto è che quando le sono vicino mi sento come se fossi esattamente sulla traiettoria di un tornado. Qualcosa di primordiale mi sale dalle viscere e mi dice che è meglio starle alla larga. È come se mi mancasse l’aria.
Al contrario, mia sorella è talmente ammaliata dalle sue capacità affabulatorie che da qualche giorno a questa parte stento perfino a riconoscerla. È come se quella strana ragazza riuscisse in qualche modo a trascinarla fuori dalla sua caverna di kryptonite e a restituirle tutta la sua forza.
Forse è per questo che adesso Beatrice e i suoi figli vedono in lei tutta la leggiadra dolcezza di una fatina dei boschi. Io invece riesco a scorgere solo la irritante molestia di un gremlin che ha mangiato dopo mezzanotte.
Il momento della giornata che preferisco è quando la tata sale le scale, almeno sta zitta. Mi piacerebbe che salisse le scale tutto il giorno, come in una lezione di step senza fine: la cosa gioverebbe non solo a me, ma anche al suo sedere che, comunque, lo ammetto, non è affatto male. No, direi niente male. [...]










L'AUTRICE: Chiara Parenti è laureata in Filosofia, è giornalista pubblicista e lavora nell’ambito dell’editoria e della comunicazione. Appassionata di scrittura creativa, è autrice del romanzo “Tutta colpa del mare (e anche un po’ di un mojito) per Rizzoli (Youfeel). 
Il suo sito ufficiale è www.chiaraparenti.com.

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