giovedì 26 giugno 2014

HO SPOSATO UNO STRUZZO di Silvia e Antonietta Scarabelli

Oggi vi presento il romanzo "Ho sposato uno struzzo" di Silvia e Antonietta Scarabelli. Una produzione a quattro mani  per raccontare una storia che affonda le sue radici nei meandri della mente umana.




QUARTA: Anna è una donna come tante: una relazione finita, un licenziamento alle spalle e un lavoro part-time. La vita di Anna, tuttavia, sta per subire una svolta: il portafogli di un tale Arturo Bonomi trovato per strada, l'amicizia con la signora Tina che abita nella casa dai gerani rossi e, soprattutto, un'incredibile proposta di matrimonio in arrivo. Tuttavia, sarà davvero azzurro questo principe apparso dal nulla? Con questo romanzo psicologico, Antonietta e Silvia Scarabelli dipingono a tinte vivaci la storia di una donna come noi, timida e sensuale, coraggiosa e timorosa allo stesso tempo. Una protagonista concreta nelle mani della quale le autrici pongono il segreto stesso della felicità: il coraggio di credere in se stessi e di riaprirsi all'amore, sotto qualunque forma esso si presenti.







Il libro si apre con la protagonista, Anna, seduta su una panchina alla fermata dell'autobus. Siamo a Pavia, le strade sono affollate, i passanti circondano la donna, in attesa del mezzo pubblico, ed è proprio in questo frangente che un portafogli abbandonato sul marciapiede attira la sua curiosità. Anna lo raccoglie e scopre appartenere a un tal Arturo Bonomi. Infila in tasca il portafogli e sale sull'autobus. Una volta a casa, deciderà di mettersi in contatto con l'uomo e, da qui, sarà trascianata in una girandola di avvenimenti stranamente casuali.
 L'incontro con Arturo si rivelerà folgorante, un vero e proprio colpo di fulmine. La passione divamperà tra le braccia di questo gentleman dal buon cuore e il portafogli super fornito. Ma non sarà solo la passione a colorare la vita di Anna: un impiego part-time, un licenziamento alle spalle e una storia d'amore conclusa. Arriverà anche Tina a tingere le sue giornate di ottimismo e buonumore. Supportata da questa nuova amica un po' attempata e dalla vicina di sempre, Lucia, Anna vivrà una storia d'amore imprevedibile dal ritmo incalzante e, tra qualche visita alla casa di cura in cui vive zia Angela, si ritroverà presto con l'anello al dito e una bellissima casa da governare, ma non tutto è come sembra.

 


'Ciò che il cielo le aveva regalato, non poteva essere solo una chimera, avrebbe lottato con tutte le sue forze per far vivere quell'amore.'



Ho detestato il personaggio di Arturo per tutto il romanzo e credo che molti lettori la penseranno come me. E' il classico stereotipo d'uomo che, come uno struzzo, si ostina a cacciare la testa sotto la sabbia, incurante della verità e della realtà, convinto che basti chiudere occhi e orecchie per far sparire i problemi.
Ho amato in egual misura la figura di Tina, la dolce amica che tutte vorremmo incontrare sedendoci a un tavolino di un bar: una spruzzata di ottimismo e dolcezza, una presenza costante e mai invadente, una saggezza che insegna.

Ho apprezzato particolarmente il trattamento di argomenti come la depressione e la maternità, quest'ultima intesa come cura per lenire ogni sofferenza e ritrovare la forza. Il potere di un figlio che può, dove tutto il resto ha fallito e la debolezza di una donna che, in quanto essere umano, non può sempre fronteggiare ogni avversità. A volte, si soccombe e proprio in questo sta la nostra umana fragilità.










                   'E' un grande uomo colui che non perde il cuore di bambino.'











L'ambientazione tutta italiana è un altro punto a favore del romanzo. Ci muoviamo tra Pavia e S.Maria della Versa, gustando scorci di paesaggi deliziosi e accattivanti. Le descrizioni fanno presumere che le autrici abbiano visitato questi luoghi e che in loro abbiano lasciato un piacevole ricordo. 
I temi trattati sono molteplici: dall'amicizia al tradimento, dalla passione all'illusione, dai segreti alla malattia, dal potere della maternità alla depressione e alla rinascita.

Uno degli aspetti che più ho apprezzato è l'assenza di stili opposti, per tutto il libro ho ricercato la penna di Antonietta e quella di Silvia senza riuscire a distinguerle, un'omogeneità unica che non mi è capitato di trovare in altri romanzi.










'Il mondo è pieno di persone fobiche, ognuno di noi è schiavo delle sue manie, il problema è riuscire a tenerle a bada.'









Il romanzo delle Scarabelli lascia il lettore appeso in più di un'occasione, seguiamo le vicissitudini di Anna con il fiato corto, in attesa dell'evolversi di una vicenda che profuma d'inquietudine. Sempre attenti a scovare le possibili crepe di un idillio apparentemente perfetto.
Il lettore si ritrova spiazzato, ci troviamo di fronte a un titolo e a una cover accattivanti. Forse, altri come me hanno creduto di apprestarsi a leggere un romanzo divertente, per trascorrere qualche ora spensierata, invece il romanzo di Silvia e Antonietta è crudo, reale, tratta temi di cronaca molto importanti, tuttora presenti nella società odierna come la depressione e la fobia.

Se amate i romanzi imprevedibili, se amate le storie d'amore che nascondono fastidiosi scheletri, questa è sicuramente la lettura che fa per voi.



martedì 24 giugno 2014

Segnalazione - UN'ALTALENA DI EMOZIONI di Francesca Ghiribelli

Oggi vi segnalo la raccolta di poesie "Un'altalena di emozioni" di Francesca Ghiribelli che prossimamente avrò il piacere di ospitare nel mio blog.
Ma conosciamo più da vicino questo edito e la sua brava autrice.


 


SINOSSI: Questo libro di poesie con cui Francesca di presenta ai lettori sono un esplosione di emozioni e di immagini poetiche che toccano il cuore. È un percorso tra la natura, la vita, l'amore, e i luoghi del vissuto quotidiano che suscitano nel lettore rispondenze, affinità di pensiero, e un invito a riscoprire i più profondi sentimenti dell'animo umano che solo la poesia può risvegliare anche nel lettore ormai più smaliziato.



DOVE TROVARLO: http://autoriemergenti.jimdo.com/dalla-f-alla-l/ghiribelli-francesca/







Eccovene un assaggio!




Fra gli scaffali impolverati
di una biblioteca si nasconde,
fra le vecchie e pazienti pagine di un libro si addormenta,
fra i gradini consumati del tempo si giustifica,
del magnifico colore di fresie e girasoli
in un campo assolato e solitario
si traveste:
dal primo vagito di un neonato
all'ansante respiro di un vecchio
inizia e finisce di vivere.
Fra i ciottoli di un antico borgo cittadino
fino alle fresche e giovani ghiaie di una spiaggia
ripercorre il tenero e timoroso passo di un bambino.
Il galoppo di un cavallo stanco ma felice,
il fedele sguardo di un cane che vive delle tue carezze
e sorge nella luce dell’ alba,
ritirandosi infine nelle fioche ed emozionanti promesse
di un tramonto.
Respira in noi,
accompagna la nostra ombra,
ci sussurra i peccati della nostra coscienza,
ma ci prende per mano,
facendoci danzare
l’infinito valzer della storia della vita.



L'AUTRICE: Francesca Ghiribelli  è ragioniera programmatrice. Fin da sei anni ha coltivato la passione per la poesia e la scrittura. Ha ricevuto il primo premio nel concorso nazionale “Maribruna Toni 2009” per il racconto 'inedito' e la menzione per la silloge e per il presente libro di poesia ora pubblicato, e molti altri riconoscimenti nel suo percorso letterario. Per lei non esiste migliore strumento di un foglio bianco dove poter riversare le sue ispirazioni, pensieri e speranze dell'anima da condividere con i lettori, fedele al suo principio “che l'unico segreto che anima la vita è l'emozione di saperla vivere completamente.” L’autrice gestisce un blog letterario dove espone i suoi scritti e le sue video poesie , pubblicizza anteprime libresche e ama recensire i libri letti, dando spazio anche ad autori emergenti italiani.

giovedì 19 giugno 2014

INTERVISTA A LAURA BELLINI



Ciao Laura, bentornata nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.

Ciao tesoro! È sempre bellissimo essere ospite del tuo blog, ma soprattutto rispondere alle tue domande! 
Qualcosa di me? Cosa potrei dire che già non ho detto? Sono mamma di meravigliose creature, Nicola e Celeste, lavoro come estetista presso il centro di massaggi del marito di mia madre e come cuoca nella caserma dei vigili del fuoco del mio paese. Due lavori che non ne fanno uno intero, ma in questo tempo di crisi, non si butta via niente. Amo leggere, è sicuramente la mia passione più grande. Leggo circa quaranta libri all’anno, solo cartacei perché io e il digitale non siamo proprio compatibili e scrivo. In questo periodo soffro un po’ del blocco dello scrittore, ma non sono preoccupata, in archivio ho già due manoscritti finiti, ho tempo per superare questo momento di stasi creativa! Che altro? Sono innamorata dell’estate, del sole e del mare. Infatti in questo periodo dell’anno ritrovo la carica che se ne va in letargo nei mesi invernali e mi butto a capofitto in un sacco di cose. Da un anno a questa parte poi ho proprio cambiato vita, mi sono separata e trasferita e ho ricominciato a vivere alla grande!
 
Sei una lettrice instancabile, oltre che una bravissima scrittrice. Se potessi farlo, in quale libro ti piacerebbe essere catapultata?

Ti rispondo su due piedi perché se mi metto a pensarci sarebbero troppi i libri in cui vorrei essere catapultata. "La Straniera" di Diana Gabaldon. Vorrei incontrare Jamie Fraser e vedere se sta bene in kilt, nella realtà quanto nella mia immaginazione! Scelgo questo libro soprattutto perché parla di un viaggio nel tempo in Scozia e io, come sai, adoro quella terra. Prima o poi riuscirò a visitarla e vedrò di passare in mezzo al cerchio di pietre come ha fatto Claire, non si sa mai che funzioni e possa essere catapultata indietro nel tempo anche io!

Com’è nata la tua passione per la scrittura e dove trovi l’ispirazione per i tuoi scritti?

È nata per caso. Ho sempre amato inventare storie, fin da bambina, poi un giorno ho pensato di scrivere un romanzo, ne è uscito un libricino carino che però tengo nascosto nel disco fisso del mio computer. Da quel momento non mi sono mai fermata.
L’ispirazione la trovo ovunque, non c’è qualcosa o qualcuno che riesca a trasmettermela. O c’è o non c’è e quando arriva è inarrestabile!

Sei un’autrice poliedrica. Come riesci a coniugare fantasy, storico e contemporaneo? E quali tra questi generi letterari senti più nelle tue corde?

Mi piace sperimentare, nella scrittura come nella lettura. Mi annoierei a scrivere sempre lo stesso genere letterario o a farlo nello stesso stile. Devo sempre mettermi alla prova per capire fin dove posso spingermi.
Un po’ di tempo fa ti avrei risposto di trovare più nelle mie corde il fantasy, adesso penso allo storico anche se l’ultima idea che ho non ha niente a che fare con nessuno dei due!

La tua ultima fatica è “Quel nome portato dal vento”, cosa troveranno i lettori al suo interno?

Troveranno molte cose. Questo è l’ultimo fantasy che avevo in cantiere. Non è un urban fantasy, ma tende ad assomigliare più a un classico. È un romanzo corale, molti personaggi avranno voce in capitolo in questo libro, la storia verrà raccontata dai loro punti di vista. Maeve è la protagonista femminile, ma accanto a lei troverete molti personaggi maschili che tireranno le redini della storia. Ho voluto inserire all’interno del romanzo un rapporto d’amore diverso dai soliti schemi, spero di essere riuscita a renderlo con la delicatezza che merita, ma questo sapranno dirmelo solo i lettori.
La storia è ambientata a Seaworld, un regno immaginario, diviso in quattro ampie regioni governate da altrettante casate. Tutto prende il via dall’organizzazione del matrimonio fra Maeve e suo cugino Logan, ma dietro a quest’unione c’è ben altro che il desiderio di rendere I Frey e i Grahm le due casate più importanti del Regno. Ci sono segreti che verranno alla luce scombinando tutti gli equilibri.
È sicuramente una grande storia d’amore e sacrificio. Cosa si è disposti a perdere per salvaguardare la pace? Insomma, questi personaggi avranno il loro da fare per tutto il corso del romanzo, cresceranno e compiranno scelte che, inevitabilmente, cambieranno il loro destino.



http://www.blomming.com/mm/ShopButterflyEdizioni/items/prevendita-quel-nome-portato-dal-vento



Quali tematiche affronti nel libro e quale il messaggio che vuoi lanciare?

Nessun messaggio, mi piace pensare che ognuno riesca a scorgere fra le righe il messaggio che crede, quello che sento suo. Forse il messaggio che il libro potrebbe trasmettere si può ricondurre a una domanda: il sacrificio è perdita o guadagno?
Le tematiche invece sono molte. Credo che quella principale sia proprio il sacrificio e tutto ciò che questo può comportare. Ogni personaggio, in questa vicenda, dovrà sacrificare qualcosa.
 
Qual è stato l’input per “Quel nome portato da vento”?

La prima immagine che mi ha portato a scrivere questo romanzo è stata quella di una fortezza costruita su una montagna. Era buio e due ragazzini fuggivano verso un luogo a loro ignoto. Sapevo che in quel castello era successo qualcosa di tragico. Tutto è partito da qui, poi è arrivata Maeve e gli altri l’hanno seguita!

Nel romanzo, racconti di un mondo immaginario di nome SeaWorld. Perché hai scelto quest’ambientazione?

Amo l’ambientazione medievale. 
Seaworld è nato dall’immagine di quella famosa fortezza, la sua foresta, i ghiacciai che incombono su di essa… Poi c’era Maeve, protetta nel suo bel castello, in un territorio dal clima caldo e dai terreni fertili. A quel punto mi sono domandata: “Che altro?” Due regioni prima di tutto, con le loro peculiari caratteristiche, così si sono formate la valle dei Frey e quella dei MacGregor. Mancava ancora qualcosa sulla spiaggia però, perché Seaworld è un’isola e qui si è affacciata nella mia mente la Torre delle spiagge con i suoi particolari guerrieri! Tutto qui, volevo creare il mio piccolo mondo e l’ho fatto.

La narrazione corale permettere al lettore di conoscere la psicologia di personaggi principali e secondari. Se dovessi scegliere, quale sarebbe il tuo preferito?

Che bella domanda! Non è il protagonista, sebbene io pensi che lui sia perfetto e mi piacerebbe incontrarlo di persona!
Il mio personaggio preferito in questo libro è un ragazzo che, inizialmente, doveva fare solo una brave comparsa e poi prendere la sua strada. Alla fine invece è diventato così importante per l’evolversi della storia che non sono più riuscita a lasciarlo andare. Lui è Jack un ragazzo esile dai capelli rossi, uno spirito libero, poco incline a seguire le regole, ama la vita e tutto ciò che la circonda. Sono sicura che sarà in grado di sorprendervi!

Sbirciando qua e là, ho scoperto che non sei molto affezionata ai ruoli femminili, letterariamente parlando. Parlacene.

Mi viene da ridere! È vero, i personaggi femminili non attirano quasi mai la mia simpatia. Non c’è un motivo vero e proprio, ma tendo a preferire sempre i personaggi maschili, anche nei miei scritti. Maeve, per esempio, ha un carattere che in certe circostanze mi farebbe voglia di prenderla a schiaffi. Ho amato pochissime protagoniste femmine, anzi, forse solo Phèdre nella saga della Carey, è riuscita a entrare nel mio cuore. Probabilmente dovrei inventarmi un’eroina travestita da maschio che si comporta come un maschio perché possa entrare nelle mie grazie!
Trovo che i personaggi maschili siano sempre più completi e forti rispetto alle donne. L’uomo fa cose sciocche perché è insito nella loro natura, non puoi biasimarli, ma noi donne dovremmo essere dotate di grande intelligenza, tanto da non comportarci come delle oche o, peggio, come vittime!
Scusate uomini, ma anche Giacobazzi sostiene che la vostra razza abbia solo due neuroni. Uno sta nascosto tutta la vita e l’altro tutta la vita lo cerca!
 
Questo è il tuo terzo lavoro targato Butterfly, raccontaci la tua esperienza con questa casa editrice. La consiglieresti agli emergenti?

Consigliare la Butterfly? Io non potrei fare a meno di questa casa editrice, quindi sì, la suggerirei a chiunque, emergente e non, abbia un manoscritto nel cassetto.
Con un avvertenza però… La Butterfly crea dipendenza!

Cosa pensi del self-publishing?

Dopo l’antipatia degli uomini mi attirerò di certo anche quella degli amanti del self-publishing!
Premetto che sono certissima che fra questi milioni di autori che si autopubblicano, ci siano davvero dei bravi scrittori. Il problema è che anche loro finiscono nel mucchio di coloro che pensano di aver scritto il capolavoro del secolo e invece sarebbe più interessante leggere la lista della spesa della nonna.
Autopubblicandosi si elude il giudizio di una casa editrice. È vero che avrai un libro pubblicato, ma chi te lo promuoverà, chi spenderà soldi perché crede in lui? Chi ti farà editing?
Magari un giorno cambierò idea, ma al momento io sono contro questo genere di pubblicazioni.

Hai qualche altro progetto in cantiere di cui vuoi metterci a parte?

Ho sempre molti progetti in cantiere! Diciamo che al momento ho due manoscritti finiti. Uno, sempre di ambientazione medievale, ma di genere diverso rispetto a “Quel nome portato dal vento”. Si tratta di un romanzo di amore/avventura in cui vive in assoluto il protagonista maschile che io ho amato di più!
Il secondo è uno storico, la mia prova più grande e impegnativa. Il romanzo in questione è ambientato in Scozia durante la seconda rivolta giacobita. Si parlerà anche di amore, ma il mio intento principale era quello di far vivere la storia con gli occhi dei miei personaggi. Spero di esserci riuscita!
In quanto al romanzo che sto scrivendo…era un fantasy con cenni storici, ma non so se il progetto andrà in porto o se finirò per accantonarlo e dedicarmi a altro.
 
E’ stato un grandissimo piacere ospitarti nel mio blog, ti aspetto per il prossimo edito.

Grazie a te, amica mia. Sei una persona meravigliosa e una scrittrice fantastica! Anche io aspetto il tuo prossimo libro!


Per seguire Laura  IL VOLO DELLA FANTASIA


https://www.youtube.com/channel/UCH8xDv5-L24jciclz5Pf1jA


mercoledì 18 giugno 2014

Segnalazione - LA SCHIAVA DEI TUDOR di Isabella Izzo

Oggi vi annuncio l'uscita di un romanzo di cui avete già sentito parlare. E' un romanzo che ha catturato l'attenzione dei lettori, noto come il romanzo più scaricato in un solo giorno durante l'anno 2013. Finora era stato disponibile solamente in eBook ma ora, finalmente, è arrivata l'edizione cartacea con un marchio prestigioso DeAgostini Editore, reperibile in tutte le librerie con una copertina nuovissima e accattivamente.
Sto parlando de "La schiava dei Tudor", il bellissimo libro di Isabella Izzo che ho già avuto il piacere di ospitare nel mio blog.
Ma andiamo a scoprire qualche dettaglio in più su questo bel romanzo.



SINOSSI: Dayla è poco più che una ragazzina quando il suo villaggio sulla costa dell'Africa Occidentale viene attaccato e messo a ferro e fuoco. I sopravvissuti al massacro sono ridotti in catene, percossi e condotti al mercato degli schiavi più vicino per essere messi all'asta come capi di bestiame e stipati nel ventre di quelle grosse navi dirette a nord. Il destino di Dayla sembra segnato: deve essere venduta a una ricca famiglia della nobiltà Tudor. Grazie al suo spirito fiero la ragazza riesce invece a fuggire e a rifugiarsi sotto falsa identità all'abbazia di Whitby, nell'Inghilterra del Nord. In quel luogo magico e pieno di speranze, tra mille ostacoli, continue sorprese e incontri che la cambiano per sempre, la vita di Dayla si trova inestricabilmente legata a quella di una terra dilaniata da lotte per la successione, complotti e scontri per la conquista del potere. Ma dove forse c'è ancora spazio per un amore puro e incontaminato... 

DOVE TROVARLO: http://www.amazon.it/schiava-dei-Tudor-Isabella-Izzo/dp/885112275X/ref=sr_1_fkmr2_1?s=books&ie=UTF8&qid=1403079117&sr=1-1-fkmr2&keywords=la+schiava+dei+tudor





Eccovene un assaggio!


La pioggia aumentava e lei stava lì immobile di spalle a Masala a fissare chissà cosa. Lui alzò gli occhi al cielo poi tornò a guardare lei, era ancora ferma, ma un solo passo e lui sarebbe corso per fermarla. Dayla si mosse, lui non esitò e in un attimo la raggiunse e l’afferrò per un braccio costringendola a voltarsi, lei sussultò sorpresa e lui la baciò prima ancora che potesse rendersi conto di ciò che stava accadendo. [...]














L'AUTRICE: Isabella Izzo è nata il 9 luglio 1985 a Teano (CE) e vive a Calvi Risorta. Diplomata all’Istituto Tecnico Commerciale “Galileo Galilei” di Sparanise (CE) ed è al suo secondo libro.

venerdì 13 giugno 2014

INTERVISTA A VIRGINIA RAINBOW



Ciao Virginia, benvenuta nel mio blog.  Iniziamo con il rivelare ai lettori che tu scrivi sotto pseudonimo. Perché questa scelta?

Ciao Linda! E grazie per avermi invitata in questo bellissimo blog!!! La scelta dello pseudonimo è legata all’idea di incuriosire i lettori e di crearmi una sorta di aura misteriosa :o))

Sei anche una lettrice appassionata. Quali sono i tuoi autori preferiti?

Sì, sono una lettrice appassionata, ma lo ero molto di più da ragazzina, perché avevo più tempo per leggere. Non ho un autore preferito, ho sempre letto con molto piacere i classici e ho poca dimestichezza con gli autori moderni, forse proprio perché coincidono con il periodo in cui ho iniziato a lavorare e ho impiegato molte mie risorse lì, come tutti i giovani che, quando scoprono la realtà lavorativa, si ritrovano immersi in un altro mondo.

Qual è stato l’input che ti ha fatto prendere in mano carta e penna?

Molti me lo chiedono, ma io non so rispondere. Ho sempre amato scrivere e soprattutto lo facevo da bambina e ragazzina. Ho un mucchio di manoscritti mai fatti conoscere  a nessuno di quell’epoca, quando non avevo a disposizione neanche il pc per poter battere i testi.
Dopo un lungo periodo di vuoto per ciò che riguarda la scrittura, all’improvviso sono ritornata a scrivere e questa volta ho pensato di tentare di pubblicare, anche perché oggi i sistemi di autopubblicazione permettono di pubblicare facilmente e senza costi.
 
Raccontaci la giornata-tipo di Virginia Rainbow?

La mia giornata tipo? Vado a lavoro, torno e, sbrigate le faccende domestiche e preparato il lavoro per il giorno dopo, mi metto a scrivere e a chattare con i miei fan o con le blogger o con altri autori. :o)) Oltre a scrivere è necessario sapersi pubblicizzare e anche quello richiede il suo tempo :o))

Nel novembre 2013, pubblichi il tuo romanzo d’esordio “La maschera nera”. Di cosa si tratta?

Si tratta della storia di due giovani molto diversi fra di loro sia per carattere che per condizione sociale, che si incontrano per uno strano caso del destino e si innamorano.  Lei ingenua e fiduciosa, lui dall’animo tormentato e pieno di rancore.
Il contesto è particolare e ti porta a seguire le loro avventure con molta curiosità :o)

Prossimamente, questo tuo edito uscirà con il nuovo titolo “The black mask”. Perché questa decisione?

Vorrei revisionarlo ulteriormente, aggiungendo qualche capitolo, e dividerlo in due tomi, perché altrimenti sarebbe troppo grande e costoso. Inoltre, in questo modo, con una nuova pubblicazione posso inserire lo pseudonimo.

E, nel maggio 2014, esce il tuo secondo romanzo “Flamefrost-due cuori in gioco”. Cosa troveranno i lettori al suo interno?

I lettori troveranno una storia molto intrigante con l’analisi introspettiva  dei personaggi tipica delle mie opere, condita con una buona percentuale di  fantasia e di mistero.



http://www.youcanprint.it/youcanprint-libreria/narrativa/flamefrost-due-cuori-in-gioco.html#.U5rxYLF9L5M



Qual è stato l’input e quali tematiche affronti nel tuo libro?

Anche qui non so risponderti. E’ una questione di ispirazione e nasce del tutto spontanea e inattesa. Quando qualcuno mi chiede che progetti  ho per il futuro, io rispondo sempre che non lo so. Non dipende da me :o)) Tu dovresti capirmi bene, vero?
Le tematiche affrontate sono diverse e presentate in modo molto naturale. Voglio dire che non sembra, ma all’interno della trama c’è sempre un messaggio.  :o) Non un insegnamento perché non è un libro didascalico, ma argomenti su cui riflettere.  Si va dal tema centrale che è quello del rapporto di coppia, in cui si ha un crescendo di fiducia reciproca,  al rapporto  madre-figlia, fratello-sorella, al concetto  di libertà, al rispetto per l’ambiente, al concetto di emarginazione sociale, al  concetto di buon governo, all’idea che il buono è sempre solitario e contrastato, al pensiero che bisogna sempre seguire la propria coscienza anche contro tutti.

Il genere narrativo in cui ti esprimi è il fantasy, sei un’appassionata del genere o pensi che in futuro potresti tentare qualche altro esperimento?

Il genere fantasy mi piace, ma amo anche altri generi. Del resto, il mio primo libro è di amore e avventura. 
Come dicevo sopra, se scriverò cose di altro tipo, bisognerà chiederlo alla mia musa ispiratrice :o)))

Self-publishing. Qual è il tuo pensiero al riguardo? 

Lo trovo un buon sistema per vedere pubblicate in poco tempo e senza costi le proprie opere, poi  dipende da quale self- publishing si tratta. Io con la Youcanprint mi trovo abbastanza bene perché offre una notevole visibilità. Ci sono persone prevenute su questo sistema, ma io penso che si  stia affermando sempre più perché le grandi case editrici prestano poca attenzione agli autori italiani, andando invece alla ricerca di quelli stranieri, già famosi in patria. In questo modo, se ti vuoi far conoscere, devi per forza far da solo :O)

Hai altri progetti in cantiere di cui vuoi metterci a parte?

No, oltre al progetto di portare a termine a breve la trilogia e sistemare in due volumi il mio primo libro, per ora no :o)

E’ stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo per tutto.

Grazie a te, cara Linda! Sei stata gentilissima!!! :o)) Spero che presto leggerai anche tu i miei libri, io sto leggendo uno dei tuoi e trovo la trama molto interessante :o))


Per seguire Virginia  VIRGINIA RAINBOW AUTRICE