giovedì 13 giugno 2013

INTERVISTA A NOEMI GASTALDI


Ciao Noemi, benvenuta nel mio blog. ‘Noemi Gastaldi’ è lo pesudonimo con cui ti presenti ai lettori, perché questa scelta singolare?

Il primo lavoro che ho pubblicato è stato un romanzo erotico autobiografico; lo pseudonimo era quasi d'obbligo, dato che i personaggi del mio libro erano tutti realmente esistenti e, nella maggior parte dei casi, inconsapevoli.
Quando ho iniziato a scrivere “Il tocco degli Spiriti Antichi” ho pensato in un primo momento di pubblicarlo con il mio vero nome, ma poi ci ho pensato a lungo, ed ho concluso che non ne sarebbe valsa la pena. Mi sono trovata così bene con il mio pseudonimo che non me la sono sentita di

lasciarlo.
Così, ora una piccola parte di me si chiama “Noemi”, ed è la parte che vive per scrivere.
 
Sin da piccola sei stata un’appassionata di musica e suonavi il violino. Cosa ricordi di quest’esperienza?
Quand'ero bambina, non ricordo 'perché' e 'per come', mi sono trovata un giorno in un grosso negozio di strumenti musicali: ho sentito un ragazzo che suonava il violino, probabilmente lo stava provando prima di acquistarlo... E in mezzo al rumore del magazzino, io ho seguito quella melodia fino a raggiungere quel musicista, poi sono rimasta incantata a guardarlo, mentre la mia testa si riempiva di fantasie in cui ero io a produrre quella melodia meravigliosa...
Da quel giorno ho dovuto insistere parecchio prima che i miei genitori cedessero al mio ultimo capriccio e mi iscrivessero a un corso di musica, ma poi è successo, e da allora non ho mai smesso di suonare... Anche se, per dirla tutta, da quando ho iniziato a frequentare l'università ho notevolmente ridotto il tempo dedicato a questa mia passione.

Ti definisci ‘una diarista convinta e prolifica’. Approfondiamo questa descrizione.
E' stata una blogger a definirmi così, sapendo che scrivo diari fin da quando ho imparato a scrivere. Che altro dire? La trovo un'attività rilassante, che aiuta a svuotare la testa dai problemi... Quando si ama scrivere, non lo si fa necessariamente per condividere.

Nel 2009 pubblichi il tuo primo romanzo erotico-sentimentale “22 fiori gialli”. Parlacene.
“22 fiori gialli” è stata un'idea del mio coautore, Tiziano Aromatico. Anche lui ha sempre amato scrivere, e quando mi ha conosciuta, mi ha detto di voler scrivere un romanzo dove la protagonista era ispirata a me. Con il tempo, questa idea si è evoluta; quando lui ha saputo che scrivevo diari mi ha chiesto di poter leggere qualcosa, e siamo poi arrivati all'idea del romanzo a quattro mani...

E’ stato difficoltoso realizzare un romanzo a quattro mani? Quale consiglio daresti agli emergenti che vorrebbero cimentarsi in un progetto simile?
Si, lo è stato, e me ne sono resa conto solo quando ho scritto il mio primo libro “da solista” ed ho potuto fare un raffronto.
Se qualcuno volesse provare a fare lo stesso, posso solo consigliare di mettersi d'accordo subito, di avere ben chiaro cosa si vuole scrivere, altrimenti si rischia di avere idee troppo diverse all'atto della stesura e questo rallenta di molto il tutto.
Il mio coautore e io ci siamo fermati più volte a causa di idee divergenti, la stesura del romanzo è iniziata nel 2006 ed è terminata nel 2008... Poteva durare molto meno, se fossimo partiti fin da subito con l'idea del romanzo completamente autobiografico che abbiamo poi attuato.

Nel  novembre 2012 pubblichi il tuo secondo romanzo “Il tocco degli spiriti antichi”, primo capitolo della saga fantasy ‘Oltre i confini’. Quali temi affronti al suo interno?
Nella saga “Oltre i confini” ho voluto rielaborare in chiave fantasy il mondo meraviglioso che ho conosciuto praticando il Culto degli Antichi Numi, o “vecchia religione”, che dir si voglia ( purtroppo, qualunque termine si scelga, potrebbe essere male interpretato).
I temi trattati sono tanti: dall'emozione particolare che si prova quando si inizia a conoscere il “mondo altro”, al “pericolo” di incontrare ciarlatani che si spacciano per quello che non sono, fino ad arrivare alla difficoltà di essere considerati diversi nel momento in cui si inizia a credere di far parte di qualcosa di più grande.
Il mio libro inizia con una domanda:
Siamo davvero in grado di comprendere quel limite sottile che separa la percezione dal disturbo mentale?”

Infatti la mia protagonista, Lucilla, avrà spesso problemi in questo senso, molti crederanno che soffra di un qualche disturbo mentale, e questo sarà un tema ricorrente per tutta la saga. La risposta alla domanda riportata sopra, arriverà solo quando la storia giungerà al suo epilogo, nel terzo volume.
 


 
Com’è nata l’idea per questo romanzo?

E' nata quando avevo dodici anni ed ho iniziato a conoscere certi temi... Ma è stata subito abbandonata, per poi essere sviluppata solo di recente, quando mi è venuta voglia di condividerla... 
Cosa troveranno i lettori tra le sue pagine?

Troveranno un mondo di natura immateriale che irrompe nel mondo di tutti i giorni... Avventure, scoperte, pericoli, e uno scontro finale dall'esito insolito...
Tra i personaggi ce n’è uno che ti sta particolarmente a cuore?

Sicuramente Lucilla, la protagonista: l'ho ideata ispirandomi a me stessa, quindi non posso non amarla.
Dall’erotico al fantasy, cosa senti più nelle tue corde?

Sicuramente il fantasy.
Quando un libro fantasy ha una trama originale ed è scritto bene, è in grado di trascinarmi in un altro mondo: sicuramente, come lettrice, lo prediligo.


Progetti futuri?
Per ora, solo portare a termine la mia saga.
E' stato un piacere ospitarti nel mio blog! In bocca al lupo!


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